
La tomba di Tell Rod Iskandar - Supremo Consiglio per le Antichità egiziano
È tornato alla luce il sepolcro di un capo militare del grande faraone Ramses III, che regnò dal 1184 a.C. al 1153 a.C. La scoperta della "magnifica tomba" è avvenuta a Tell Roud Iskander, nel governatorato di Ismailia, nel nord dell'Egitto. «Il sito ha svolto un ruolo chiave nella sicurezza dei confini orientali dell'Egitto, in particolare attraverso la costruzione di fortificazioni e bastioni difensivi» ha spiegato il Consiglio Supremo delle Antichità egiziane che ha annunciato il ritrovamento.

Sigillo a forma di scarabeo - Supremo Consiglio per le Antichità egiziano
Costruita in mattoni di fango e dipinta di bianco all'interno, la vasta tomba è composta da una camera principale e da tre stanze adiacenti. Durante gli scavi, gli archeologi egiziani hanno trovato un numero considerevole di oggetti preziosi, tra cui punte di freccia in bronzo, un anello d'oro con il cartiglio del faraone Ramses III, una collezione di perle e frammenti di uno scettro cerimoniale.
Sebbene l'identità del generale sia ancora sconosciuta, la presenza di questi manufatti testimonia il suo ruolo importante nella corte del faraone. Nella tomba era presenti anche due cartigli con il nome di Horemheb che fu comandante in capo dell'esercito durante i regni di Tutankhamon (1333 a.C. - 1323 a.C.) e Ay (1323 a.C. - 1319 a.C.), per poi diventare lui stesso faraone e ultimo sovrano della XVIII Dinastia. Gli archeologi hanno scoperto anche uno scheletro umano sotto uno strato di cartonnage, un materiale composito messo a punto nell'Antico Egitto, a partire dal Primo periodo intermedio, per realizzare le maschere funerarie. Questo tipo di materiale, fatto di lino o papiro incollato e stuccato, avvolgeva le mummie. Secondo gli archeologi, ciò «suggerisce che la tomba sia stata riutilizzata in un momento successivo». Vicino al complesso funerario, l'équipe di scavo ha scoperto tombe collettive del periodo greco-romano, sepolture individuali del periodo tardo (dal 664 a.C. al 332 a.C.) e, infine, diversi amuleti delle divinità Taouret e Bès (divinità che vegliano sul parto) e dell'Oudjat, un simbolo protettivo dell'antico Egitto, raffigurato come un occhio.

Anelli - Supremo Consiglio per le Antichità egiziano