martedì 25 febbraio 2025
Alla vigilia ormai del quinto anniversario della morte di Casini, il “Rosario del 23” ha esteso alla salute del Papa l’invocazione della rete spirituale che si è estesa online a centinaia di persone
Carlo Casini

Carlo Casini

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Pubblichiamo il testo con il quale Luisa Santolini, già parlamentare e presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, ha introdotto il “Rosario del 23” che la sera di domenica 23 febbraio 2025 ha raccolto online centinaia di persone nel nome di Carlo Casini, con la guida del vescovo di Tivoli e Palestrina monsignor Mauro Parmeggiani, a sua volta autore di una intensa meditazione sulla figura umana e cristiana del grande magistrato, politico e grande promotore in Italia del volontariato per la vita morto il 23 marzo 2020.

Ancora una volta insieme per recitare il Rosario, desidero rivolgere un particolare ringraziamento a sua eccellenza monsignor Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli e Palestrina, che ci onora della sua presenza e un particolare saluto alla famiglia Casini, in particolare a Maria, fedele e amatissima compagna di Carlo Casini per tutta la vita. Un saluto ai lettori, ai partecipanti e mi sia consentito un pensiero grato a Marco Caponi per il suo instancabile lavoro. Senza di lui questo Rosario non ci sarebbe nelle nostre vite.

Questo nostro incontro per recitare il Rosario a mio avviso è un appuntamento molto importante, non solo per la autorevolezza del nostro ospite, monsignor Parmeggiani, ma anche, perché si avvicinano i 5 anni della ascesa di Carlo al Cielo.
Cinque anni! Sembra arrivata ieri la notizia che Carlo non era più tra noi e sembra anche un dolore di tanto tempo fa..., ma è stato un tempo operoso, davvero ricco di Grazia, per creare le condizioni più propizie per avviare la causa di beatificazione di Carlo (evento che è nella aspirazione e nelle preghiere di tutti noi).

Questo Rosario è un esempio di questo tempo di Grazia, un Rosario che mai è venuto meno, ogni 23 del mese da cinque lunghi anni, alla presenza online di centinaia di persone... e oltre a questo appuntamento è sorta una Rete vastissima che raccoglie tante testimonianze a cura degli amici Anna e Alberto Friso, sono stati celebrati convegni anche all’estero, sono stati pubblicati innumerevoli libri, per arrivare alla costituzione della Associazione Amici di Carlo Casini, allo scopo di rendere possibile, allo scadere dei 5 anni dalla morte di Carlo, l’avvio della causa di beatificazione.

Un tempo di Grazia, dicevo, cinque anni di preghiere il giorno 23 di ogni del mese, fino ad arrivare al prossimo Rosario per iniziare un nuovo percorso – quello in cui la Chiesa accerterà la santità di Carlo –, sicuramente lungo e complesso, ma benedetto dal Signore che fino a ora non ha mai fatto mancare il Suo sostegno. Senza di Lui tutto questo non sarebbe stato possibile. Si, perché quando Carlo iniziò la sua strenua battaglia per la vita, 50 e più anni fa, si parlava solo di aborto e già era sufficiente per mobilitare la Chiesa a tutela del più povero tra i poveri. Ma ora, nel tempo, le cose sono molto peggiorate e gli attacchi alla vita si sono fatti più violenti, più pervasivi, più profondi. Sono sempre più drammatici e più gravi e corriamo il rischio di una assuefazione al pensiero che la vita non è più un bene indisponibile.

Allora l’aborto, ora l’eutanasia all’attacco in tutte le Regioni con segni di cedimento ovunque, poi la sperimentazione su embrioni umani, la fecondazione artificiale, sempre più diffusa, anche eterologa, con relativa selezione degli embrioni, per non parlare dell’utero in affitto, supremo affronto alla dignità della donna e del bambino che viene alla vita e cresce in lei. Sono certissima che senza le parole di Carlo, le tante preziose parole che leggiamo e che ascoltiamo a ogni Rosario, saremmo tutti più smarriti, saremmo tutti più soli e senza una guida forte e coraggiosa.

Saremmo più incerti sulla strada da seguire; invece, con Carlo che da lassù ci ispira, sappiamo bene che la vita, sacra dal concepimento al suo termina naturale, va difesa ogni giorno, dovunque e in ogni circostanza. Sembra di ascoltare le parole di Giovanni Paolo II: «Non possiamo cedere!». E poi: «Alzati. Prega e cammina». Esattamente quello che ha fatto Carlo nella sua lunga e santa vita.

Infine, il Rosario per Carlo è anche un’occasione per incontrare persone con le quali si condividono la fede, ma anche le attese, le speranze, le battaglie. Per questo sono particolarmente felice per la presenza tra noi di sua eccellenza Parmeggiani che ho l’onore di conoscere da 30 anni e che ho sempre ricordato con molta gratitudine.

Oggi purtroppo è un giorno triste per le notizie che arrivano dall’Ospedale dove è ricoverato il Santo Padre, ma è anche l’occasione propizia per pregare insieme per la salute di papa Francesco. Tutto il mondo prega in questo momento. Davvero in questo stesso istante tutto il mondo sta pregando, qualunque siano l’ora e il luogo da cui parte l’orazione. Ebbene, noi ci uniamo a questa immensa ondata di preghiere nella certezza che nostro Signore la accoglierà nel Suo Cuore misericordioso.

Ascoltiamo le bellissime e toccanti parole di sua eccellenza e prepariamoci a questo Rosario intenso e sentito come non mai.

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