martedì 25 marzo 2025
Il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Sacro Collegio, ricorda il promotore del Movimento per la Vita a 5 anni dalla morte raccontando la storia di una profonda sintonia umana e cristiana
22 maggio 1998: Giovanni Paolo II e Carlo Casini a un'udienza per il Movimento per la Vita in Vaticano

22 maggio 1998: Giovanni Paolo II e Carlo Casini a un'udienza per il Movimento per la Vita in Vaticano - Foto Piero Pirovano

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Ho avuto l’onore e la gioia grande di essere vicino a Giovanni Paolo II, perché quando lui fu eletto Papa ero in Segreteria di Stato da 7 anni con Paolo VI, così sono stato vicino a lui dall’inizio alla fine. Era un piccolo monsignore, alla fine mi ha lasciato come cardinale... Quindi sono lieto di parlare i questa amicizia tra il Papa e Carlo Casini.

Davvero Carlo Casini ebbe un rapporto profondo e, direi, un legame forte con papa Giovanni Paolo II, che lo stimava soprattutto per il coraggio – non aveva paura di andare contro i venti – e la dedizione con cui difendeva i principi e i valori umani e cristiani senza temere la cultura dominante. Si incontrarono molte volte sia in privato che in occasione di eventi pubblici, in generale riguardanti il Movimento per la Vita.

L’onorevole Casini aveva la competenza dell’uomo di legge e l’esperienza di parlamentare e di eurodeputato, ma soprattutto lo distingueva una solida formazione religiosa e una spiccata rettitudine morale. Era un uomo solido e leale, sul quale si poteva contare. Papa Giovanni Paolo II fu subito colpìto dalla lucidità di pensiero e dalla forza delle argomentazioni giuridiche che Carlo Casini esprimeva, nei discorsi e per iscritto, a sostegno del diritto alla vita come un diritto fondamentale, dall’istante del concepimento fino al tramonto naturale. La vita infatti appartiene a Dio e non è lecito a nessuno provocare la morte di un innocente.
Posso dire che Giovanni Paolo II apprezzò molto la saggia e lungimirante guida del Movimento per la Vita da parte dell’onorevole Casini e il suo inesauribile vigore nella sua molteplice attività. Ebbe più volte parole di stima perché, accanto agli importanti impegni politici egli dedicò sempre grande spazio e molte energie a organizzare convegni, tenendo calorosi interventi, difendendo in ogni circostanza con chiarezza e fermezza i valori umani e cristiani.

Gli ideali e le idee che Carlo Casini portò avanti sempre corrisposero pienamente all’insegnamento della Chiesa. Sostenendo che la tutela della vita umana fin dal concepimento è condizione necessaria per costruire un futuro degno dell’uomo egli faceva eco all’insegnamento del Papa e, in pari tempo, difendeva una legge scritta da Dio nella natura nel cuore umano.
Il primo incontro fra i due avvenne il 26 febbraio 1979 in occasione del convegno europeo dei Movimenti per la Vita. Allora Giovanni Paolo II era Papa da pochi mesi e l’onorevole Casini era schierato a difesa della vita da quattro anni perché aveva incominciato, era un po’ l’anima e il motore del Centro di Aiuto alla vita sorto a Firenze nel 1975, che fu il primo Centro di Aiuto alla Vita sorto in Italia. L’obiettivo primario di detto centro era quello di aiutare le madri a superare le difficoltà che le spingevano ad interrompere la gravidanza.

Da quel giorno, cioè da quel primo incontro, gli incontri si moltiplicarono e col passare degli anni nacque fra papa Giovanni Paolo II e l’onorevole Casini una vera amicizia: furono veramente amici.
Un episodio personale: ricordo l’entusiasmo con cui Carlo Casini, dopo l’incontro col Papa del 23 novembre 1981 cominciato con la Messa celebrata nella cappella privata, mi confidò l’impressione che gli aveva fatto l’intensità della preghiera di Papa Wojtyla quella mattina.

Come noto, Carlo Casini fu cofondatore del Movimento italiano per la Vita, e con inesauribile energia contribuì a farlo crescere. Il Movimento diede poi origine a numerosi Centri di Aiuto alla Vita, al Progetto Gemma, a Sos Vita e a tante altre iniziative e case di accoglienza, che hanno aiutato migliaia di bambini a venire al mondo semplicemente mettendosi in ascolto delle loro madri, vittime della povertà, della solitudine e della disperazione, e poi aiutandole efficacemente in modo concreto in quel momento per loro difficile. Felice intuizione fu anche l’istituzione del Comitato Scienza & Vita. Al riguardo sono noti i calorosi interventi dell’onorevole Casini, dai quali traspariva che il Papa era il riferimento sicuro e incrollabile, di questo movimento.

All’indomani della morte di papa Giovanni Paolo II, di cui ricordiamo i 20 anni dalla morte il 2 aprile, Carlo Casini gli dedicò un numero speciale della rivista “Sì alla Vita”, nel quale è messo in risalto il grande sostegno che il Papa passato all’eternità aveva sempre dato al Movimento per la Vita, esortando a non scoraggiarsi per le difficoltà, le opposizioni, gli insuccessi incontrati sul cammino. In merito mi limito a citare le seguenti parole di Papa Wojtyla, che valgono anche per il Movimento per la Vita di oggi: «Non vi spaventi la difficoltà del compito. Non vi freni la constatazione di essere minoranza. La storia dell’Europa dimostra che non di rado i grandi salti quantitativi e qualitativi della sua cultura sono stati proporzionati alla testimonianza, spesso pagata con il sacrificio personale di solitari. L’Europa di domani è nelle vostre mani. Siate degni di questo compito. Voi lavorate per restituire all’Europa la sua dignità, quella di essere luogo dove la persona, ogni persona, è affermata nella sua incomparabile dignità» (Convegno sul diritto alla vita e l’Europa, 18 dicembre 1987).

In occasione poi della beatificazione di papa Giovanni Paolo II, nel 2011, Carlo Casini pubblicò un volume edito da Cantagalli raccogliendo tutti i discorsi che il Pontefice aveva rivolto al Movimento per la Vita nei 26 anni del suo pontificato, affinché gli insegnamenti del grande Papa continuassero a spronare, accompagnare e sostenere il Movimento per la Vita. In tale volume sono contenute anche le principali lettere scritte da Carlo Casini al Pontefice in varie occasioni.

Qualche anno dopo, il 27 aprile 2014, l’iscrizione nell’albo dei santi di Papa Wojtyla fu motivo di intima e profonda gioia per Carlo Casini, che ebbe modo di riaffermare che considerava Giovanni Paolo II «il gigante della vita e il paladino dei diritti dell’uomo».
Sintetizzando i motivi dell’amicizia fra il Papa e Carlo Casini, possiamo dire che Giovanni Paolo II lo apprezzò per l’azione intelligente e costante di sensibilizzazione delle coscienze (questo è importante, circa l’inviolabilità della vita umana dalla concezione al tramonto naturale); per l’impegno prodigato perché il diritto alla vita fosse riconosciuto nelle leggi come valore fondamentale (non sempre ha ottenuto quello che voleva, ma ha battagliato con coraggio); per la coraggiosa presa di posizione contro ogni forma di attentato alla vita, da qualunque parte esso provenisse; per l’inesauribile vigore nell’organizzare convegni e iniziative, trovando sempre il tempo necessario nonostante gli importanti impegni politici come deputato al Parlamento italiano o a quello europeo; per la competenza dell’uomo di legge e la solida formazione religiosa ed etica che lo distingueva; per la capacità che aveva di coinvolgere, incoraggiare e perfino di appassionare al tema della vita; e per la grande umanità che lo caratterizzava e il suo garbo con tutti (difendeva le sue idee con convinzione, con forza, ma sempre garbato nei riguardi delle persone).
Dell’onorevole Carlo Casini san Giovanni Paolo II ha apprezzato non soltanto il molto che ha realizzato ma anche lo spirito che lo animava. Il Papa gli era inoltre grato per la collaborazione alla Pontificia Accademia per la Vita e, in generale, per il sostegno morale all’istituzione familiare. Giovanni Paolo II fu anche definito “il Papa della famiglia”.

Ora in cielo Carlo Casini avrà incontrato di nuovo il Papa autore dell’enciclica Evangelium vitae, che aveva preso come faro del suo operare da quando fu pubblicata nel 1995. Papa Giovanni Paolo II con gioia avrà abbracciato Casini, e insieme ora vivono nell'intensità e nell’immensità dell’amore di Dio e dall'alto seguono con impegno certamente l'attività che il Movimento per la Vita sta svolgendo.

Ambedue – Giovanni Paolo II e Carlo Casini ◘ gioiranno nel vedere la coerenza e il vigore con cui la loro eredità viene ora portata avanti dal Movimento per la Vita – l’eredità del Papa per tutti gli insegnamenti e di Casini – tenendo sveglie le coscienze sull’inviolabilità della vita umana.

In conclusione, Carlo Casini ci ha lasciato una lezione di vita, che, in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, fa rifiorire la speranza per un futuro migliore.
Cardinale
Decano del Collegio cardinalizio

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