"L'impatto del cambiamento climatico sull'ambiente e sulla popolazione del Myanmar" è il tema raccontato dalla mostra fotografica 'Semi di speranza. Voci e volti dal Myanmar' di Gianfranco Ferraro, con la curatela di Sandro Iovine, organizzata dalla ong Cesvi e inaugurata venerdì 31 marzo e visitabile sino al primo maggio al Palazzo Ex Ateneo, in piazza Giuliano, a Bergamo. L'esposizione rientra nel calendario delle iniziative Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura e ha ottenuto il patrocinio dell'Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). - Gianfranco Ferraro
Temperature estreme, cicloni, allagamenti, frane, incendi. E quindi morte, fame e mancanza d'acqua, povertà, epidemie e migrazioni. Il Myanmar è il secondo Paese al mondo più soggetto a eventi meteorologici estremi legati ai cambiamenti climatici, mentre gli effetti di questi ultimi si sommano alle conseguenze di instabilità politica e scontri armati, alla crisi economica, agli effetti della pandemia di Covid-19. Nel mondo negli ultimi 20 anni si sono susseguiti 11mila disastri climatici, secondo i dati riportati da Cesvi, che hanno provocato la morte di oltre 475mila persone e a pagarne le conseguenze più gravi sono tuttora i Paesi poveri e più vulnerabili, ancora oggi impreparati ad affrontare e reagire a tali catastrofi. La mostra non racconta un problema lontano, ma un allarme che riguarda tutto il pianeta. - Gianfranco Ferraro
"È importante che la fotografia affianchi gli interventi di realtà come Cesvi, perché grazie ad essa si offre la possibilità non solo di venire a conoscenza di cosa accade in certe aree del mondo, ma soprattutto si permette alle persone di soffermare lo sguardo per il tempo necessario a elaborare una riflessione su quanto stanno osservando, cosa che con i media più diffusi non sempre è facile o possibile", evidenzia Iovine, curatore della mostra. - Gianfranco Ferraro
Cesvi è presente in Myanmar dal 2001, raggiungendo negli anni più di 4,6 milioni di beneficiari attraverso interventi nei settori della salute e dell'igiene, della lotta alla fame, dello sviluppo agricolo e della protezione dell'ambiente. Attualmente l'Ong opera nella Dry Zone, vasta regione al centro del Paese e uno dei principali poli agricoli del Myanmar. Nella Dry Zone gli effetti dell'emergenza climatica, e in particolare inondazioni violente, lunghi periodi di siccità e bassissimi livelli di precipitazione durante tutto l'arco dell'anno, stanno mettendo a dura prova la produzione agricola e il sostentamento della popolazione - Gianfranco Ferraro
Concentrandosi sulla promozione delle buone pratiche agricole, Cesvi coinvolge i piccoli agricoltori nella coltivazione del sesamo, delle arachidi e del fagiolo mungo verde, colture che rappresentano la principale fonte di reddito nella regione, perché non necessitano di molta acqua e ben si adattano all'aridità della zona. - Gianfranco Ferraro
Per chi fosse interessato, la mostra è visitabile sino al primo maggio al Palazzo Ex Ateneo, in piazza Giuliani, a Bergamo - Gianfranco Ferraro
Gianfranco Ferraro
Negli ultimi 20 anni nel mondo si sono verificati 11mila disastri climatici, che hanno ucciso oltre 475mila persone, e in Italia nel solo 2022 gli eventi meteorologici estremi sono stati 310, il 55% in più in un anno, con un bilancio di almeno 29 morti.
La mostra fotografica "Semi di speranza", con scatti di Gianfranco Ferraro e curatela di Sandro Iovine, organizzata da Fondazione CESVI, prova a darne testimonianza, ponendo al centro proprio l’emergenza climatica e gli effetti devastanti dei disastri, in particolare sul Myanmar, secondo Paese al mondo più colpito.
Per chi fosse interessato, la mostra è visitabile sino al primo maggio al Palazzo Ex Ateneo, in piazza Reginaldo Giuliani, a Bergamo.