martedì 15 aprile 2025
A presiedere il rito sarà il cardinale Baldo Reina. In miglioramento le condizioni del Pontefice per quanto riguarda la respirazione e la voce. Più lunghi i tempi in cui non ha bisogno di ossigento
Il Papa durante la Via Crucis al Colosseo nel 2016

Il Papa durante la Via Crucis al Colosseo nel 2016 - Siciliani

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Non si sa se ed eventualmente in che modo parteciperà fisicamente alle celebrazioni pasquali ma certo il Papa ne sarà protagonista. A cominciare dall’attesissima Via Crucis al Colosseo del Venerdì Santo visto che come già l’anno scorso è stato proprio Francesco a preparare le meditazioni. A presiedere la celebrazione sarà invece il cardinale vicario Baldo Reina. Nel 2024 Il tema guida era stato la “preghiera con Gesù sulla via della Croce", ispirato alla preparazione al Giubileo oggi in corso. Quest'annno, ma lo si saprà solo venerdì stesso alla presentazione dei testi, è possibile che, alla luce delle crisi internazionali in corso il Papa rinnovi un accorato richiamo all'urgenza della pace.
Per quanto riguarda il Giovedì Santo, invece, riferisce la Sala stampa della Santa Sede, il Papa ha delegato il cardinale Domenico Calcagno, presidente emerito dell'Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica), a presiedere la Messa del Crisma nella Basilica vaticana con i preti di Roma alle 9.30. Sempre il 17 aprile l'Eucaristia in Coena Domini che alla 18 aprirà in Basilica Vaticana il Triduo pasquale sarà celebrata dal cardinale Mauro Gambetti, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano mentre è stata affidata al cardinale Claudio Gugerotti prefetto del Dicastero per le Chiese Orientale la guida della celebrazione della Passione nel pomeriggio del Venerdì Santo.

Intanto, come già evidenziata dalla sua breve partecipazione l’altro giorno alla celebrazione della Domenica delle Palme, la salute del Pontefice è in ripresa. Il Papa – riferisce la Sala Stampa vaticana - continua la sua convalescenza a Casa Santa Marta, e migliora: ne è segno anche il fatto che nelle ultime uscite non aveva le cannule per la somministrazione di ossigeno. È in miglioramento dal punto di vista motorio, respiratorio e per quanto riguarda l'uso della voce. A confermare questa temdenza il fatto che il Pontefice continui la sua attività con incontri di lavoro, in particolare con alcuni superiori di Curia, tra i quali ieri il prefetto della Cause dei santi, il cardinale Marcello Semeraro ricevuto lunedì 14 aprile.
A proposito dell'ossigeno, ha spiegato sempre la Sala stampa vaticana, sono più lunghi i tempi in cui Francesco riesce a stare senza la somministrazione: gli alti flussi restano un uso residuale, di notte, ma solo all'occorrenza e a scopo principalmente terapeutico. Il Papa vede con regolarità il suo medico referente in Vaticano, Luigi Carbone, ma a proposito della sua volontà espressa all'uscita dal Gemelli di incontrare tutta l'équipe che l'ha avuto in cura, al momento non ci sono indicazioni su quando questo potrà avvenire.


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