Città famosa per la sua splendida Cattedrale e per le gesta eroiche di santa Giovanna d’Arco (1412-1431), Orléans festeggia ogni due anni pure il suo glorioso passato di grande porto fluviale sulla Loira, da cui venivano tradizionalmente spedite mercanzie di ogni tipo soprattutto verso la non lontana Parigi. La kermesse è chiamata «Festival della Loira d’Orléans» e rappresenta il più grande raduno d’imbarcazioni fluviali d’Europa. L’ultima edizione si è appena svolta dal 18 al 22 settembre.
Sul molo più vicino alla Cattedrale, il festival ha riunito quest’anno oltre 250 imbarcazioni, con una prevalenza di battelli tradizionali francesi della Loira, affiancati da natanti provenienti da tutt’Europa, Italia compresa. La kermesse popolare, voluta dal Comune di Orléans, intende anche permettere alla città di ‘riappropriarsi’ del proprio fiume, a lungo trascurato in passato, con le rive riempite da grandi parcheggi.
Accanto ai concerti previsti su appositi palcoscenici, ad animare l’evento in modo più spontaneo, improvvisato e non di rado goliardico sono soprattutto le canzoni dei battellieri della Loira, che per l’occasione indossano le proprie tenute tradizionali festive.
Variopinte ma alquanto disordinate, le parate d’imbarcazioni non hanno nulla della solennità di un evento come la Regata storica di Venezia. Ma uno scopo dell’evento è pure di celebrare la ‘Loira selvaggia’, il fiume più lungo di Francia, che divide storicamente il Paese in due aree linguistiche distinte
Fra i battelli tradizionali della Loira, spiccano quelli dotati di grandi vele chiare quadrangolari
Un’altra specificità dei battelli in mostra ad Orléans sono le coloratissime girandole banderuole in cima agli alberi, talora con stemmi caratteristici di ogni imbarcazione
Quelli della Loira sono battelli il più delle volte dal fondo piatto, per evitare le secche o i tratti di fiume dalla debole profondità
Per i battellieri, si tratta pure di un’occasione per sfoggiare certe tecniche tradizionali di navigazione, talora anche con l’uso di pertiche
Durante il Festival, c’è anche spazio per rievocare i mestieri fluviali tradizionali, oggi praticati quasi esclusivamente per diletto, come la pesca d’acqua dolce con reti
Nonostante il carattere molto popolare e a tratti decisamente scanzonato dell’evento, alcuni dei partecipanti non rinunciano a regare con un certo stile d’altri tempi
Ogni edizione del Festival della Loira, stipula un gemellaggio con un fiume e un Paese stranieri invitati. Nel 2013, fu la volta del Po e dell’Italia, mentre quest’anno l’onore è toccato al Tamigi e alla Gran Bretagna
Il fuoco d’artificio sulla Loira è uno dei momenti più suggestivi di un evento che attira, ad ogni edizione, più di 700mila visitatori