L'ostaggio americano in Yemen, Luke Somers, è morto nel corso di un raid per tentare di liberarlo. Lo riporta il New York Times citando fonti ufficiali americane. Per liberare il fotoreporter, rapito nel settembre del 2013, era stata messa in campo nelle ultime ore un'operazione mitare nella regione yemenita del Wadi Abdan Al Daqqar, nel sud del paese. Durante il raid americano in Yemen
per liberare degli ostaggi sarebbe stato ucciso anche il
sudafricano Pierre Korkie, nella mani di al Qaeda dal maggio
2013. Lo rende noto l'organizzazione non governativa Gift of
the Givers in un comunicato. Korkie era stato sequestrato
insieme a sua moglie Yolande che era però stata rilasciata.L'operazione, nel corso della quale sarebbero
stati uccisi almeno 10 miliziani, è stata tentata da unità
paracadutate nell'area. Testimoni riferiscono di scontri a
Nusab, roccaforte di Al Qaeda nella penisola arabica. Diversi attacchi condotti da
droni hanno preso di mira le posizioni di al-Qaida, nel Noussab,
uccidendo nove membri della rete", ha dichiarato una fonte dei
servizi di sicurezza.
"Durante le incursioni, c'erano paracadutisti la cui
nazionalità non è stata stabilita" e "sono seguiti scontri
armati", ha riferito un leader tribale. l 4 dicembre scorso era stato diffuso
un video in cui i miliziani minacciavano di uccidere Somers.l 4 dicembre scorso era stato diffuso
un video in cui i miliziani minacciavano di uccidere Somers.