sabato 6 dicembre 2014
Fallita l'operazione per tentare di liberare il fotoreporter Luke Somers. Morto anche l'ostaggio sudafricano Pierre Korkie. Nel raid usati droni. Uccisi nove membri della rete terrorista.
COMMENTA E CONDIVIDI
L'ostaggio americano in Yemen, Luke Somers, è morto nel corso di un raid per tentare di liberarlo. Lo riporta il New York Times citando fonti ufficiali americane. Per liberare il fotoreporter, rapito nel settembre del 2013, era stata messa in campo nelle ultime ore un'operazione mitare nella regione yemenita del Wadi Abdan Al Daqqar, nel sud del paese. Durante il raid americano in Yemen per liberare degli ostaggi sarebbe stato ucciso anche il sudafricano Pierre Korkie, nella mani di al Qaeda dal maggio 2013. Lo rende noto l'organizzazione non governativa Gift of the Givers in un comunicato. Korkie era stato sequestrato insieme a sua moglie Yolande che era però stata rilasciata.L'operazione, nel corso della quale sarebbero stati uccisi almeno 10 miliziani, è stata tentata da unità paracadutate nell'area. Testimoni riferiscono di scontri a Nusab, roccaforte di Al Qaeda nella penisola arabica. Diversi attacchi condotti da droni hanno preso di mira le posizioni di al-Qaida, nel Noussab, uccidendo nove membri della rete", ha dichiarato una fonte dei servizi di sicurezza. "Durante le incursioni, c'erano paracadutisti la cui nazionalità non è stata stabilita" e "sono seguiti scontri armati", ha riferito un leader tribale. l 4 dicembre scorso era stato diffuso un video in cui i miliziani minacciavano di uccidere Somers.l 4 dicembre scorso era stato diffuso un video in cui i miliziani minacciavano di uccidere Somers.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: