Un duplice attentato suicida compiuto giovedì
mattina nella piazza Tahrir, nel centro della capitale yemenita
Sanaa, ha causato almeno 47 morti e 75
feriti. L'attentato, di matrice qaedista, era diretto contro i ribelli sciiti di Ansar Allah, che
controllano Sanaa dal 21 settembre scorso.
Un fotografo dell'Agenzia France Presse, presente sul posto, ha
visto i corpi senza vita di 4 bambini fra le vittime.
L'attentato è stato compiuto sul luogo dove i sostenitori dei
ribelli sciiti si preparavano a manifestare. Secondo una
testimonianza, un attentatore suicida si è fatto saltare in aria
a un checkpoint all'ingresso della piazza.
I militanti sciiti si sono poi radunati scandendo slogan per chiedere le dimissioni del presidente Abdrabuh Mansur Hadi. L'attentato è attribuito ai quaedisti, al pari di un un altro attacco nella provincia meridionale di Hadramawt, dove un kamikaze ha ucciso 20 soldati a un posto di blocco.
Il Paese si trova in una difficile impasse politica: il presidente ha accettato le dimissioni del premier Ahmed Awad bin Mubarak, in carica da martedì scorso, non gradito ai ribelli sciiti che controllano la capitale che lo accusano di essere gradito da Washington e dall'Arabia Saudita.