sabato 8 giugno 2013
​La proposta di un pub viennese, che nasce come un'operazione di marketing, da noi suscita solo indignazione.
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​Gli eroi dell'antimafia cotti alla griglia. La proposta di un pub viennese, che nasce come un'operazione di marketing, suscita in Sicilia solo indignazione. Non solo il menu ma anche il nome del locale, Don Panino, attinge a un campionario di luoghi comuni sulla mafia. Colpiscono intanto le denominazioni dei panini:  don Greco, don Buscetta, don Corleone, don Mori, don Falcone e don Peppino. Chiaro il riferimento a Peppino Impastato, che dai microfoni di una radio privata attaccava la cosca di don Tano Badalamenti. Impastato venne dilaniato da una bomba in uno scenario che doveva simulare un attentato. Invece era un delitto di mafia. Nella descrizione del menù si legge: "Sicilianodalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue". Il panino che porta il nome di Giovanni Falcone viene descritto così: "Si è guadagnato il titolo di più grande rivale della mafia di Palermo ma purtroppo sarà grigliato come un salsicciotto"."È un episodio gravissimo frutto non solo di un cattivo gusto commerciale. C'è qualcosa di più profondo", avverte Danilo Sulis presidente di Radio 100 passi, lo stesso nome del film che ha raccontato la vita e la morte di Impastato. "Il menù - aggiunge Sulis - non è solo offensivo nei confronti di Falcone e Impastato ma fa un lavoro più sottile perché accomuna boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia".IL MINISTRO D'ALIA CHIEDE L'INTERVENTO DELLA FARNESINA"La denuncia di Radio 100 passi lascia allibiti: quei menù visti a Vienna che esaltano i boss mafiosi e dileggiano Falcone e Impastato sono semplicemente disgustosi. Chiederò al ministro Emma Bonino un intervento urgente perchè venga rimossa questa squallida trovata commerciale che offende la memoria delle vittime di mafia e tutto il popolo italiano". Lo dice Gianpiero D'Alia, ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. LA FARNESINA: INACCETTABILE E OFFENSIVOSu istruzioni del ministro degli Esteri Bonino, l'incaricato d'affari dell'Ambasciata italiana a Vienna è intervenuto presso le autorità austriache sul caso del locale Don Panino riferendo come l'Italia ritenga"inaccettabile" e "offensivo" utilizzare nomi di persone distintesi nella lotta contro la mafia in maniera distorta.

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