I sei ostaggi uccisi da Hamas. Dall'alto in senso orario: Eden Yerushalmi, Ori Danino, Hersh Goldberg-Polin, Almog Sarusi, Alex Lobanov e Carmel Gat - .
Il gruppo terrorista Hamas ha pubblicato un filmato in vita dei sei giovani ostaggi poi uccisi con colpi di arma da fuoco alla testa e in altre parti del corpo settimana scorsa – tra venerdì sera e sabato mattina, secondo fonti della sicurezza israeliana – e i cui corpi sono stati recuperati dall’esercito in un tunnel a Rafah, nel sud di Gaza. Non è chiaro quando sia stato girato il video. Il gruppo terrorista ne ha annunciato una versione più lunga.
Si vedono i sei giovani – Eden Yerushalmi (24 anni), Ori Danino (25), Hersh Goldberg-Polin (23), Carmel Gat (40), Alex Lobanov (33), Almog Sarusi (27) – in condizioni di grande fragilità, presentarsi e dire dove abitano. Scritte finali in ebraico, inglese e arabo preannunciano «i loro ultimi messaggi».
I media israeliani, per rispetto delle famiglie, hanno scelto di non pubblicare il filmato, che però sta facendo il giro del mondo come ulteriore prova, se mai ce ne fosse bisogno, della crudeltà di Hamas.
I corpi di sei ostaggi rapiti durante l'attacco di Hamas il 7 ottobre in Israele sono stati ritrovati in un tunnel nella Striscia di Gaza. Cinque erano stati rapiti dal festival musicale Nova techno da commando del movimento islamico palestinese. Ecco chi erano (le età indicate corrispondono a quelle al momento del rapimento).
Eden Yerushalmi, 24 anni - Era una barista al festival Nova. Il 7 ottobre alle 7:30 chiamò la sua famiglia, terrorizzata perché vedeva uomini armati avvicinarsi. Si rifugiò prima in un'auto, dove trovò i corpi di due sue amiche, ma dopo un'ora uno dei loro telefoni iniziò a squillare, costringendola a lasciare l'auto e nascondersi in un cespuglio per evitare di essere scoperta. "Shani, mi hanno trovato", è stata la sua ultima frase in una telefonata alla sorella.
Carmel Gat, 39 anni - Appena tornata da un viaggio in India ed era con i suoi genitori e la famiglia di suo fratello Alon quando fu rapita dal kibbutz Beeri. Solo suo padre, Eshel, riuscì a nascondersi nel bagno. Un video la mostra insieme alla madre Kinneret portata via da uomini armati. Alon e sua nipote Gefen riuscirono a liberarsi dei loro rapitori, ma sua madre è stata trovata morta. Sua cognata Yarden Roman-Gat, anche lei presa in ostaggio, è stata rilasciata a novembre. Altri ostaggi rilasciati hanno detto che Carmel, che ha compiuto 40 anni in prigionia, ha insegnato loro lo yoga.
Alexander Lobanov, 32 anni - Era il capo barista di Nova. Secondo i parenti si sarebbe nascosto in un uliveto prima di essere catturato. Nella sua casa di Ashkelon, nel sud di Israele, al confine con Gaza, lo aspettavano la moglie Michal, il loro primo figlio che aveva due anni al momento del rapimento, e i suoi genitori disabili di cui si prendeva cura. Alexander e Michal si erano conosciuti mentre lavoravano come chef e cameriera in un ristorante della loro città. Non ha mai visto il suo secondo figlio, nato a marzo.
Ori Danino, 25 anni - Primogenito di cinque figli, era fidanzato con Liel e avrebbe dovuto iniziare gli studi di ingegneria elettrica. È stato rapito mentre tornava a Nova per prendere i suoi amici Omer Shemtov e Maya e Itay Regev, fratello e sorella, tutti presi in ostaggio. Ori Danino e' riuscito a farli salire sulla sua macchina, che e' stata presa di mira dagli uomini di Hamas. Maya Regev e suo fratello Itay sono stati rilasciati a novembre mentre Omer Shemtov e' ancora detenuto a Gaza.
Almog Sarusi, 26 anni - Originario di Raanana, nel centro di Israele, lavorava nella produzione musicale. Fu rapito mentre cercava di aiutare la sua fidanzata Shahar Gindi, colpita da proiettili tra la folla del festival Nova. Mentre cercava di prestarle il primo soccorso, è stato catturato e lei non è sopravvissuta. Amava suonare la chitarra e guidare la sua jeep.
Hersh Goldberg-Polin, 23 anni - I suoi genitori Jonathan e Rachel lasciarono gli Stati Uniti per fare l'aliya in Israele quando lui aveva sette anni. Aveva due sorelle più giovani ed era al Nova con tre amici. Quando iniziò l'attacco si rifugiò in una buca lungo la strada, ma fu scovato e due suoi amici furono uccisi. Il 24 aprile Hamas ha pubblicato un video di lui vivo. Era un sostenitore della squadra di calcio dell'Hapoel Gerusalemme e sognava di viaggiare per il mondo dopo diversi mesi di viaggio in Europa. I suoi genitori hanno condotto una campagna di alto profilo in Israele e negli Stati Uniti per il suo rilascio e hanno incontrato più volte il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.