E i vescovi sepolti nei lager, conclude padre Cervellera, "vale la pena ricordarli anche per mostrare quanto è ridicolo il governo di Pechino, che davanti a richieste di personalità politiche internazionali sulla sorte dei due vescovi, come negli incontri privatissimi di esponenti vaticani con qualche burocrate cinese, si nasconde rispondendo: "Non sappiamo". Dovremmo credere che il governo con un gigantesco apparato poliziesco, una superba rete spionistica e di controllo capillare sulla sua popolazione, ignora dove si trovino questi due anziani vescovi, che la cultura cinese imporrebbe di rispettare e onorare".
Monsignor Giacomo Su Zhimin, 80enne, ha subito finora 40 anni di prigionia; monsignor Cosma Shi Enxiang, 90enne, ha passato 50 anni in carcere. Di loro nessuno parla e il governo cinese dice che "non sa dove essi siano".
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