sabato 4 aprile 2009
La Nato invierà in Afghanistan altri 5mila uomini tra soldati e addestratori. E' quanto ha deciso il vertice della Nato, che in extremis ha trovato anche il suo nuovo segretario, il danese Rasmussen, dopo le concessioni fatte alla Turchia per far cadere il veto. Gravi incidenti nelle manifestazioni anti-Nato.
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Il presidente americano Barack Obama ha detto oggi a Strasburgo che al vertice della Nato i paesi alleati hanno approvato l'invio di 5.000 tra soldati e addestratori in Afghanistan. Il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ha spiegato che gli alleati della Nato si sono impegnati ad inviare circa tremila soldati per il periodo delle elezioni in Afghanistan assieme ad altri circa duemila addestratori.Tra i Paesi che invieranno truppe per le elezioni, Gibbs ha citato la Gran Bretagna (900 soldati), la Germania (600 soldati) e la Spagna (450 soldati). Inoltre saranno inviate circa 70 squadre di addestratori: ogni squadra avrà tra le 20 e le 40 persone, ha detto Gibbs.Rasmussen segretario. «È con mio grande piacere che posso annunciare la decisione presa qualche minuto fa dai leader dei Paesi Nato di nominare il premier danese Anders Fogh Rasmussen nuovo segretario generale della Nato». Lo ha annunciato il segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer al termine del Vertice. Scheffer ha detto che la decisione è stata presa con il consenso di tutti e 28 i partner.«Sono grato a tutti i miei colleghi per la fiducia che mi è stata dimostrata, nominandomi nuovo segretario generale della Nato»: sono le prime parole pronunciate dal premier danese Anders Fogh Rasmussen, subito dopo l'annuncio di Scheffer sulla sua nomina a nuovo segretario generale. Rasmussen ha detto che «oggi è un giorno storico» e non solo perchè «un danese prende la testa della Nato», ma perchè «salutiamo il pieno rientro della Francia nel comando integrato della Nato».Concessioni alla Turchia. Il primo ministro turco Tayyip Erdogan ha detto oggi che la Turchia ha fatto cadere le sue resistenze alla nomina del premier danese Anders Fogh Rasmussen a prossimo segretario generale della Nato dopo che il presidente Usa Barack Obama ha risposto alle "obiezioni" di Ankara. Erdogan ha detto alla televisione turca che la Turchia ha ricevuto delle "garanzie" da Obama che uno dei vice di Rasmussen sarebbe stato turco e che i comandanti della Turchia sarebbero stati presenti nel comando dell'Alleanza.Obama ha incontrato il presidente turco Abdullah Gul prima che i leader della Nato annunciassero oggi di aver accettato all'unanimità la nomina di Fogh Rasmussen a prossimo capo dell'alleanza.Fogh Rasmussen ha comunicato oggi che si dimetterà nei prossimi giorni da primo ministro, per accettare l'incarico di segretario generale della Nato.Il premier uscente ha anche espresso l'auspicio per la nomina a capo del governo danese del ministro delle Finanze Lars Lokke Rasmussen.Grazie a Berlusconi da Turchia. Il premier Silvio Berlusconi "ha lavorato molto per questo risultato e lo ringrazio per questo": lo ha detto il presidente turco Abdullah Gul, in un incontro stampa a Strasburgo in cui ha spiegato le tappe che hanno portato la Turchia ad accettare la candidatura del premier danese Anders Fogh Rasmussen. Proteste, violenze e scontri. Le proteste contro il vertice Nato a Strasburgo sono degenerate in scontri, provocando l'incendio di un hotel e della dogana sul fiume Reno. Gli agenti di polizia in tenuta antisommossa hanno fronteggiato i manifestanti lanciando lacrimogeni oggi per respingere centinaia di manifestanti anti-Nato che protestano in occasione del 60esimo anniversario dell'alleanza.Centinaia di manifestanti hanno anche incendiato copertoni, sfondato vetrine e saccheggiato negozi in un'escalation di violenze durante il summit Nato.Le violenze peggiori si sono concentrate nella parte francese del Ponte d'Europa, una strada che attraversando il Reno collega Francia e Germania. Un volontario del pronto soccorso tedesco ha detto che almeno 50 persone sono rimaste ferite negli scontri con la polizia.Gli organizzatori della protesta hanno detto che volevano inscenare una manifestazione pacifica e sono rimasti sconcertati dall'esplosione di violenze.
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