lunedì 8 giugno 2009
I Verdi ottengono 52 seggi (ne avevano 43), exploit nazionalista in Ungheria e Olanda
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C’è chi li ha letti come risultati speculari e complementari al forte astensionismo che ha caratterizzato il voto europeo. Parliamo del grande risultato dei partiti di estrema destra, che hanno mietuto consensi in tutti i Paesi del Vecchio Continente, così come di un risultato importante per la componente ecologista. I Verdi, nel prossimo parlamento di Strasburgo, conteranno 52 seggi, grazie al 7,1% dei consensi a livello continentale.  Un risultato migliore dei 43 eurodeputati (5,5% di voti) ottenuti nella scorsa tornata elettorale.Particolarmente positivo il responso per i verdi francesi di Daniel Cohn-Bendi, che ha uguagliato il 16% dei socialisti. In Germania il partito ecologista ha tenuto il 12% preso nel voto del 2004: un risultato positivo se si tiene conto della debacle della progressista Spd.Proprio il partito dell’ex cancelliere Schroeder scende ancora sotto il 21,5%, il suo risultato peggiore della storia.  Risultati molto favorevoli ai gruppi politici di estrema destra in diversi Paesi europei. Il caso più clamoroso è quello dell’Olanda dove il Partito per la libertà di Geert Wilders ha ottenuto il 17% dei consensi, pari a 4 dei 25 seggi destinati ai Paesi bassi.  In Romania l’estrema destra conquista un seggio a Strasburgo, raggiungendo socialdemocratici e liberaldemocratici.Idem in Slovacchia, dove i nazionalisti ottengono un europarlamentare. Risultati “storici” anche per i gruppi nazionalisti in Filandia (“Veri Finnici”) e per la compagine di estrema destra Jobbik in Ungheria, che hanno ottenuto rispettivamente uno e tre seggi.
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