"Siamo in una guerra perché il
terrorismo ci combatte". Lo ha detto il premier francese Manuel
Valls a Monaco nell'ambito della conferenza Ue sulla sicurezza. "Ci saranno altri attacchi e grandi attentati,
questo è certo. La minaccia non diventerà minore, anche se noi
lo vorremmo", ha aggiunto. La minaccia è "mondiale".
"La battaglia al terrore durerà a
lungo, forse un'intera generazione", ha detto ancora Manuel
Valls. Il primo ministro francese ha affermato che bisogna
trovare strategie contro la radicalizzazione: "Esiste questa
fascinazione ideologica, ci sono migliaia di estremisti in
Francia, anche tante donne", ha spiegato.
"Per ottenere la pace in Siria la
Russia deve cessare i bombardamenti della Russia alla
popolazione" ha detto ancora Valls, a
Monaco, rivolgendosi al premier Medvedev, presente alla stessa
sessione di lavori della conferenza di Sicurezza. L'accordo
dell'International Syria Support Group "è un primo passo, ma ora
devono seguire fatti e deve essere realizzato".
"Non c'è alcuna prova del fatto che
vi siano bombardamenti contro i civili, anche se siamo
continuamente accusati di colpire obiettivi diversi dal
terrorismo" ha replicato il premier russo Dmitri Medvedev. Il primo ministro russo ha anche denunciato la "mancanza di scambio di informazioni".