Un giudice dell'Oklahoma ha condannata il colosso Usa Johnson & Johnson a pagare una multa da 572 milioni di dollari per aver abusato nell'uso di oppiacei nei medicinali. Nello Stato dell'Oklahoma si contano almeno 2.000 casi di abusi. La vicenda potrebbe coinvolgere, a livello nazionale, non solo le case farmaceutiche, ma anche i distributori e i medici dalla ricetta troppo "facile". Sulla
vicenda indaga anche il dipartimento Usa alla Giustizia.
Gli antidolorifici a base di derivati dall'oppio provocano dipendenza in chi li assume e contribuiscono a creare assuefazione e a spingere chi li usa verso il mercato illegale delle droghe. Il caso di J&J nell'Oklahoma è il primo di questo genere che arriva in Tribunale.
Secondo il giudice dell'Oklahoma, Thad Balkman ci sono le prove che Johnson & Johnson ha lanciato delle campagne di marketing fuorvianti per convincere il pubblico che gli oppiacei provocano rischi molto bassi di assuefazione e sono efficaci per trattare una vasta gamma di dolori cronici.
"L'aumento della dipendenza da oppiacei e delle morti per overdose in seguito al parallelo aumento delle vendite di oppiacei in Oklahoma non è stata una coincidenza", ha scritto il giudice. Dal 1994 al 2006, le vendite di oppiacei da prescrizione sono aumentate di quattro volte, ha affermato il giudice nella sentenza. Nel 2015, oltre 326 milioni di pillole di oppioidi sono state dispensate nello Stato, pari a una media di 110 pillole per ogni adulto dell'Oklahoma.