giovedì 12 febbraio 2015
​L'allarme di Onu e Unicef: non possiamo aspettare la pace per aiutare i bambini intrappolati nel mezzo delle guerre. GUARDA LE FOTO
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I bambini sono sempre a rischio di reclutamento e di utilizzo da parte di gruppi armati, poiché i conflitti in tutto il mondo diventano sempre più brutali, intensi e diffusi: è l'allarme lanciato oggi dall'Unicef e dalle Nazioni Unite, in occasione della Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato, un fenomeno che secondo le stime vede coinvolti oltre 250 mila minorenni. "Mentre i governi hanno fatto progressi a riconoscere che i bambini non devono essere parte degli eserciti, il reclutamento dei bambini soldato rappresenta ancora un problema enorme, in particolare nei gruppi armati" ha detto Leila Zerrougui, Rappresentante Speciale del Segretario Generale Onu per i bambini nei conflitti armati.
Le due organizzazioni lanciano un appello per un intervento urgente per porre fine alle gravi violazioni contro i bambini, incluso il loro reclutamento e utilizzo da parte di gruppi armati. Le parti in conflitto devono rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale."Il rilascio di tutti i bambini da parte dei gruppi armati deve avvenire senza ulteriori ritardi. Non possiamo aspettare la pace per aiutare i bambini intrappolati nel mezzo delle guerre - afferma il vicedirettore generale dell'Unicef Yoka Brandt - è assolutamente necessario per il futuro dei bambini investire in interventi per tenerli lontani dalle linee del fronte, anche attraverso il sostegno economico e all'istruzione".
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