L'Onu interviene per condannare le stragi di ragazzi che si stanno moltiplicando in Nigeria. L'Unicef è «indignato» per la morte di 45 ragazzi, tra i 13 e i 17 anni, uccisi brutalmente martedì in un attacco di un gruppo di uomini armati non identificati, al Federal Governement College, a Buni Yadi, nello stato di Yobe in Nigeria. «Condanniamo nel modo più duro possibile questo feroce attacco in cui sono morti degli studenti», dichiara Manuel Fontaine, direttore regionale dell'Unicef per l'Africa Centrale e Occidentale. «Molte giovani vite sono andate perdute. Molti più ragazzi e insegnanti hanno perso il proprio diritto all'istruzione. Gli attacchi sui bambini e alle scuole sono inaccettabili, ovunque essi accadano», sottolinea l'organizzazione in una nota. «Quando una scuole viene colpita e gli studenti diventano degli obiettivi, non solo vengono distrutte le loro vite, ma viene derubato anche il futuro di una nazione», ha aggiunto Fontaine. Intanto però le stragi proseguono.
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