Solo ieri il leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, aveva smentito un cambio ai vertici dell'organizzazione terroristica annunciato una settimana fa dalle autorità del Ciad. Oggi la notizia di un nuovo attacco, l'ennesimo, nel Nord Est conferma che la forza del gruppo armato non si è affievolita.
L'assalto sarebbe avvenuto cinque giorni fa quando un commando della formazione Jihadista ha seminato il panico a Kukuwa-Gari, un villaggio sperduto nello Stato di Yobe, uccidendo almeno 15 persone. Stando a quanto riportato da fonti governative e locali, gran parte delle vittime è affogata nel tentativo di fuggire a nuoto nonostante le forti piogge torrenziali. Gli altri sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco.
La guerra di Boko Haram contro il governo nigeriano ha fatto almeno 15mila vittime dal 2009 a oggi, ma le violenze si sono intensificate dall'elezione di Muhammadu Buhari il 29 maggio scorso e dalla costituzione della task force internazionale anti-terrorismo assieme a Ciad, Camerun e Niger per difendere i territori al confine nord-orientale. Buhari aveva promesso di sconfiggere il gruppo in tre mesi. Solo una settimana fa il presidente del Ciad Idriss Deby, aveva invece annunciato la sostituzione di Shekau con un capo "pronto al dialogo".