È stato raggiunto un accordo tra i leader europei sul premier belga Herman Van Rompuy e la commissaria Ue al commercio estero Catherine Ashton alle cariche di presidente stabile della Ue e di nuovo ministro degli esteri. Lo riferiscono fonti diplomatiche tedesche.
La decisione dei socialisti spiana la strada. I capi di Stato e di governo aderenti al Pse si sono trovati d'accordo "all'unanimità" sulla candidatura dell'attuale commissario europeo al Commercio, Catherine Ashton, alla carica di Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue. È quanto si apprende da varie fonti diplomatiche e del Pse. La scelta dei leader del Pse a Bruxelles spiana la strada al vertice straordinario in corso. In base agli accordi tra 'famiglie' politiche, infatti, l'Alto rappresentante spetta ai socialisti, mentre il presidente Ue ai popolari. Con la nomina di Ashton sembra ormai tramontata l'ipotesi di Massimo D'Alema in quella posizione. Il vertice comunque è ancora in corso, e non è stata ancora presa la decisione finale. Salta al contempo anche la possibilità dell'ex premier britannico Tony Blair di essere nominato presidente della Ue. La scelta della commissaria, che 'soddisfa' le aspirazioni britanniche e il criterio delle 'quote rosà, dovrebbe facilitare a questo punto l'accordo sul nome del premier belga Herman Van Rompuy alla carica di presidente Ue. Il principale ostacolo, in effetti, era finora Londra, che dovrebbe essere a questo punto soddisfatta.