giovedì 3 aprile 2014
​Il Parlamento europeo ha abolito gran parte dei dazi sui prodotti di Kiev, in attesa della firma dell'accordo di associazione all'Unione.   
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​L'Ucraina può contare un po' di più sull'Unione Europea. L'Europarlamento ha abolito i dazi doganali sull'export ucraino. Con 531 sì, 88 no e 20 astensioni Bruxelles ha approvato una delle prime misure di sostegno economico concreto della Unione Europea all'Ucraina, che eliminerà circa il 98% dei dazi esistenti. Se calcolato sui volumi attuali dell'export ucraino, si tratta di un beneficio di 487 milioni di euro l'anno. Dopo lo scontato Ok definitivo del Consiglio, l'entrata in vigore del nuovo regime è attesa entro poche settimane, secondo quanto detto da Catherine Ashton, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri. L'anticipazione dell'abolizione dei dazi è una delle misure individuate dalla Ue per sostenere economicamente il governo provvisorio di Kiev in attesa della firma dell'accordo di associazione, la cui parte politica è stata firmata due settimane fa in occasione del Consiglio europeo di marzo. Il provvedimento approvato oggi dal Parlamento è valido fino al primo novembre, data al di là della quale varrà, se sarà stato concretizzato, il regime previsto dall'accordo di associazione. «Questa è la nostra prima occasione per dimostrare il nostro sostegno in termini pratici all'Ucraina a fronte della diminuzione delle riserve valutarie e all'aumento della pressione dal Cremlino - dice il relatore parlamentare, il popolare polacco Pawel Zalewski - Putin chiude i mercati russi alle esportazioni ucraine, noi li stiamo aprendo». L'abolizione dei dazi riguarderà il 98% delle importazioni dall'Ucraina di ferro, acciaio, prodotti e macchinari agricoli, e oltre l'80% dei dazi sui prodotti agricoli. Ma sono previste quote di import a tutele dei produttori europei in settori "sensibili", come cereali, carne di maiale, manzo, pollame, e prodotti alimentari trasformati.
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