I negoziati di pace tra l'Ucraina e i
separatisti filorussi previsti per oggi sono stati rinviati al 12
dicembre, ma intanto la nuova tregua entrata in vigore alle 8 ora
italiana sta reggendo. Lo ha constatato lo stesso presidente ucraino
Petro Poroshenko, dopo che Kiev aveva dichiarato "un giorno del
silenzio" nella guerra contro i separatisti.Sul terreno, intanto,
fonti giornalistiche hanno confermato che i combattimemti nella
città di Donetsk, controllata dai ribelli, si sono fermati
all'improvviso nella mattinata dopo una notte di scontri
d'artiglieria e che da quel momento si è sentito solo l'esplosione
di un proiettile.Nei "prossimi giorni" si riunirà anche il "gruppo di contatto"
per discutere l'applicazione delle misure volte a una tregua
duratura, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo,
Serghei
Lavrov. Secondo Vasyl Vovk, capo del dipartimento
investigativo dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu), "molto
probabilmente la riunione si terrà venerdì" e "porterà
risultati certi".Certo, non aiutano a distendere il clima, le parole del premier
di Kiev,
Arseniy Yatsenyuk: il primo annuncio riguarda un faraonico
progetto da 8 miliardi di grivnie (451 milioni di euro) per costruire
un muro di difesa lungo il confine con la Russia nei prossimi 4 anni.
Non solo. Il premier ha annunciato che l'Ucraina spenderà il 5% del
suo Pil in armi. E Kiev rinuncerà al suo attuale status di "Paese
non
allineato" e definirà piani annuali di collaborazione con la
Nato oltre a confermare l'obiettivo finale di un ingresso a
pieno titolo nell' Ue. Kiev infine citerà in giudizio Mosca
alla Corte Internazionale di Giustizia Onu dell'Aja per
violazione della convenzione contro il terrorismo.La
Russia intanto si dice preoccupata di quello che descrive come
un cambio di atteggiamento della
Germania di Angela Merkel che
sarebbe passata dal "giocare un ruolo molto costruttivo" di mediatore
nelle relazioni tra l'Ue e Mosca e la Russia e l'Occidente,
"all'impartire ordini": lo ha chiarito Lavrov sottolineando come la
Russia si sia irritata per le accuse di Merkel alla Russia di
interferire negli affari interni di Paesi che stanno cercando di
stringere legami più forti con l'Ue (riferimento all'Ucraina e
all'allineamento di Berlino sulle posizioni Usa).
Da notare infine che, dopo aver ricevuto la prima tranche del
pagamento di 378 milioni di dollari da Kiev la russa Gazprom ha
ripreso le forniture di gas a Kiev, sospese a giugno per il mancato
pagamento dei debiti pregressi. Il 'numero unò, Alexei Miller, ha
però dichiarato che permane un "rischio estremamente alto" che le
forniture di gas all'Europa, attraverso l'Ucraina, vengano
interrotte".