"Spero tanto di non dove usare il diritto concessomi dal Parlamento di impiegare la forza in Ucraina, spero tanto che la situazione possa essere risolta con mezzi politico-diplomatici". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella sua Linea diretta con il Paese, l'annuale intervista televisiva durante la quale risponde alle domande dei cittadini.Putin è tornato ad attaccare il governo di Kiev, denunciando il "grave crimine" dell'uso della forza contro il popolo nell'Est dell'Ucraina e negando la presenza di militari russi oltrefrontiera. Per il presidente russo il nuovo governo di Kiev sta conducendo il paese "verso l'abisso". "Solo con il dialogo e con procedure democratiche, senza usare la forza, i carri armati e gli aerei, l'ordine può tornare in Ucraina", ha affermato Putin alla televisione russa nazionale. "Le autorità di Kiev stanno andando verso l'abisso, trascinandosi dietro tutto il paese".

Il leader del Cremlino ha affrontato anche il tema delle forniture del gas. Per Putin è "assolutamente irreale" che l'Europa possa ridurre drasticamente la forniture dalle Russia perché il suo fabbisogno è del 30%-35%, con punte del 90% in Finlandia e del 60%-70% in altri Paesi. Proprio oggi il presidente della Commissione Ue, José Barroso, in una lettera a Putin lo invita a non sospendere le forniture all'Ucraina "poiché tale misura comporta il pericolo di un'interruzione del servizio nell'Ue".Intanto sono terminati a Ginevra, dopo una maratona di diverse ore, i colloqui a quattro Usa, Ue, Russia e Ucraina, nel tentativo di fermare l'escalation in corso della crisi nell'ex repubblica sovietica. Seduti al tavolo il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, l'omologo ucraino Andriy Deshchytsya, il segretario di Stato statunitense  John Kerry e la responsabile della politica estera e di sicurezza dell'Unione europea, Lady Catherine Ashton.In serata il ministro russo Lavrov ha annunciato il raggiungimento di un accordo con l'Ucraina, gli Usa e l'Ue per "allentare la pericolosa escalation" della tensione nell'ex repubblica sovietica. L'accordo include lo scioglimento dei "gruppi illegali armati" presenti in Ucraina, ha spiegato Lavrov alla stampa. Il ministro, illustrando i contenuti dell'accordo raggiunto con Usa, Ue ed Ucraina a Ginevra, ha detto che Mosca non ha nessuna intenzione di inviare truppe nel'ex repubblica sovietica. "Non c'è nessun nostro desiderio di invare truppe - ha aggiunto - anche perché è contro i nostri stessi interessi".Entrando nello specifico del documento d'intesa approvato, Lavrov ha poi spiegato che l'accordo prevede "passi immediati" per allentare la tensione in Ucraina. "Tutti i gruppi armati illegali dovranno essere disarmati - ha precisato - e gli edifici occupati illegalmente dovranno tornare ai legittimi proprietari". Sul terreno la tensione è massima. Tre filorussi sono stati uccisi e altri 13 sono stati feriti a Mariupol, nell'est dell'Ucraina, dove un'unità militare della Guardia nazionale di Kiev ha respinto un assalto alla sua base. Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Arsen Avakov. Nessun militare ucraino è rimasto ferito nell'assalto, al termine del quale sono stati arrestati 63 attivisti filo-russi, a cui sono stati sequestrati telefoni cellulari, armi e ricetrasmittenti.E al Parlamento di Kiev il presidente ad anterim Oleksandr Turchynovilha annunciato che viene dissolta la brigata dei paracadutisti a cui mercoledì i miliziani filorussi avevano sottratto sei blindati. "La Brigata 25esima Paracadutisti, i cui membri hanno mostrato codardia e hanno consegnato le armi, sarà smobilitata e i militari colpevoli portati davanti a una corte". Il ministero della Difesa ha riferito che la colonna di mezzi blindati e soldati bloccati nella città di Kramatorsk stava rientrando alla base. La capitolazione rappresenta un ulteriore nuovo brutto colpo per il morale già basso delle truppe ucraine.