"Penso che sia chiaro che la Russia abbia lavorato sodo per creare un pretesto per invadere altre parti" dell'Ucraina: lo ha detto da Kiev martedì il segretario di Stato Usa. John Kerry ha inoltre avvertito Mosca che se non si impegnerà per ridurre la tensione avrà a che fare con altre azioni punitive della comunità internazionali: "I nostri partner non avranno altra scelta che unirsi a noi nell'incrementare le misure prese nei giorni scorsi per isolare la Russia politicamente, diplomaticamente economicamente". Immediata la replica di Mosca. Il ministero degli Esteri, in una nota, ha fatto sapere che la Russia risponderà ad ogni possibile sanzione, "non necessariamente simmetricamente". Il segretario Usa ha anche annunciato un pacchetto di aiuti destinato a sostenere il governo ucraino, compreso un miliardo di dollari in garanzie sui prestiti per compensare l'eventuale perdita di sussidi energetici dalla Russia. Previsti un supporto tecnico per le istituzioni finanziarie ucraine, aiuti per la formazione di osservatori e assistenza alla lotta contro la corruzione elettorale.Intanto la diplomazia europea cerca di preparare una exit strategy per Putin e tenere aperta la strada del dialogo (che però potrebbe "chiudersi presto", come avverte ilministro degli Esteri Federica Mogherini), ma si alza "l'allerta e la sorveglianza" della Nato sul confine orientale.Mentre la Ue, come annuncia José Barroso, si prepara a dare il via libera al suo pacchetto di aiuti finanziari, sono durissime le parole del segretario generale della Nato. "Nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale la Russia continua a violare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina ed a violare i suoi impegni internazionali", scandisce Anders Fogh Rasmussen, aggiungendo che "questi sviluppi comportano gravi conseguenze per la sicurezza e la stabilità dell'area euro-atlantica", che gli alleati sono "uniti" in uno "spirito di forte solidarietà" e che "intensificano le consultazioni".Il tutto alla vigilia di una riunione del Consiglio Nato-Russia, che l'ambasciatore Alexander Grushko ha accettato dopo 24 ore di valutazione e dopo che lunedì aveva accusato la convocazione del Consiglio Atlantico di "attizzare la tensione" e di essere la dimostrazione che da questa parte "c'è mentalità da guerra fredda".È la prima volta che i 28 della Nato concordano nel parlare di possibili "gravi conseguenze" sulla loro sicurezza. L'accurata scelta di parole da parte di Rasmussen sottintende l'attivazione degli strumenti di un'alleanza "politica e militare".In serata la Russia, con una scelta che appare non casuale, ha fatto sapere di aver compiuto "con successo" un test missilistico con un missile balistico intercontinentale Topol, lanciato da una base situata nella regione meridionale di Astrakhan, vicino al Mar Caspio.
E Mosca testa missile intercontinentale.
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