mercoledì 18 giugno 2014
​Gasdotto esploso: c'era una bomba. Il premier ordina di rafforzare la sorveglianza sulla rete che trasporta il metano dalla Russia all'Europa.
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Il governo di Kiev è pronto a "cessare il fuoco in maniera unilaterale" nell'Ucraina dell'est. Lo ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko citato dalle agenzie Interfax e Itar-Tass. E sull'esplosione del gasdotto c'è la conferma: una bomba."Il piano - ha detto Poroshenko - parte col mio ordine di cessare il fuoco in modo unilaterale. Ci aspettiamo poi in tempi brevi di ottenere il sostegno al piano di pace presidenziale da parte di tutti i partecipanti agli avvenimenti nel Donbass (la regione del bacino del Don in cui si combatte, ndr)". Il presidente ucraino si è quindi detto disposto a "offrire un'amnistia a coloro che depongono le armi e non hanno commesso gravi reati" e a "offrire un corridoio per dare ai mercenari la possibilità di lasciare il territorio del Paese senza armi". I separatisti dovranno però liberare gli ostaggi e sgomberare i palazzi occupati. Poroshenko ha infine precisato che il suo piano di pace prevede 14 passi politici che saranno resi noti nei prossimi giorni.I separatisti dell'Ucraina orientale non credono a Poroshenko e ritengono che si tratti di "un trucco tattico". "Perché dobbiamo deporre le armi? - si è chiesto in modo retorico il portavoce dell'autoproclamata Repubblica di Donestk, Miroslav Rudenko - Non crediamo a Poroshenko, perché dopo che ha parlato di risoluzione pacifica del conflitto le forze ucraine hanno attaccato ferocemente a Sloviansk e Kramatorsk".Nel Paese la tensione è alle stelle, mentre arriva la conferma che a causare l'esplosione in un gasdotto che trasporta il metano in Europa è stata una bomba. Lo scoppio, che ha provocato fiamme alte 200 metri, è avvenuto martedì nella regione di Poltava. "Riteniamo - ha detto il ministro dell'Interno Arsen Avakov - che l'ordigno fosse piazzato sotto un pilastro di cemento che sostiene il gasdotto e che ci siano state due esplosioni". Il ministro ha aggiunto che le indagini si stanno "focalizzando" sulla pista delle "interferenze esterne". Il premier Arseni Iatseniuk da parte sua ha ordinato di rafforzare la sorveglianza sui gasdotti.
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