Un'esplosione si è prodotta in
Ucraina lungo un gasdotto che porta il gas russo in Europa,
scatenando un incendio con fiamme alte 200 metri. L'esplosione è avvenuta in una zona poco
abitata nella regione di Poltava e non ha provocato vittime, né
conseguenze sul flusso di gas. Le cause restano da chiarire, ma il ministro dell'Interno Arsen Avakov in una nota afferma di non escludere l'ipotesi dell'attentato.Testimoni hanno raccontato a
Ria Novosti di aver visto fiamme alte 20 metri. "Alle 14.20 abbiamo ricevuto comunicazione di un'esplosione del gasdotto in un campo tra due piccoli villaggi", ha riferito una portavoce della polizia di Poltava. Fonti del colosso energetico russo
Gazprom hanno riferito che le esportazioni di gas verso l'Europa passano attraverso una condotta parallela e quindi non hanno risentito in alcun modo dell'esplosione.I vigili del fuoco stanno tentando di domare l'incendio. Il gasdotto colpito è quello Urengoy-Pomary-Uzhgorod, costruito a metà anni 80, che porta il gas dalla Siberia occidentale alla Slovacchia. Nella zona di Poltava, dove è avvenuta l'esplosione, non ci sono combattimenti. Non è chiaro se si sia trattato di un incidente o di un sabotaggio di rappresaglia per la sospensione delle forniture di gas dalla Russia. Una fonte della polizia ucraina sentita dall'agenzia Interfax non ha escluso quest'ultima ipotesi.
Ucciso giornalista della tv russa, disperso tecnicoUn giornalista russo è rimasto ucciso negli scontri tra esercito di Kiev e separatisti nella
regione di Lugansk, in Ucraina orientale. Si tratta del reporter
della tv
Rossiya 24, Igor Korneliuk. L'uomo è morto in ospedale, in seguito alle
ferite riportate. Risulta disperso un altro
membro della sua troupe, il tecnico del suono Anton Voloshin, come ha riferito all'agenzia Rbc il primo ministro dell'autoproclamata
Repubblica popolare di Lugansk, Vasili Nikitin. "Non riusciamo
a trovarlo e non è tra i feriti - ha detto - molto
probabilmente è morto". Secondo quanto riferito dall'operatore
della stessa troupe, Viktor Denisov - rimasto illeso - i due si trovavano vicino a un posto di blocco dei miliziani filorussi quando sono stati colpiti, presumibilmente da un colpo di mortaio. Il cameraman è rimasto illeso perché al momento dell'esplosione si trovava a circa cento metri dagli altri membri della troupe. Tutti e tre indossavano un giubbotto con la sigla "Tv" e un caschetto di protezione.Il ministero degli Esteri di
Mosca ha definito l'uccisione "un nuovo crimine delle forze armate ucraine", chiedendo alle autorità di Kiev "un'indagine obiettiva" e che "i colpevoli siano severamente puniti". Mosca auspica inoltre che "i media di tutto il mondo condannino fermamente" l'uccisione del reporter.