Accordo raggiunto tra Ucraina e Fmi per prestiti tra i 14 e i 18 miliardi di dollari in due anni per salvare il paese dalla bancarotta dopo la crisi economica legata alle questioni politiche. Il premier Arseni Iatseniuk ha sottolineato che il paese deve stringere la cinghia per evitare la bancarotta e rispettare le condizioni richieste dal fondo. Il premier ha proposto le prime misure di austerità tra cui il congelamento per quest'anno del salario minimo di sussistenza, un aumento del livello di tassazione per i più abbienti e la riduzione del 10% dei dipendenti pubblici. In cambio il Fmi chiede che in alcuni settori chiave come quello energetico ci sia una maggiore trasparenza. Intanto la Russia comincia fare i conti con le sanzioni che secondo le stime potrebbero produrre un calo di 100 miliardi di dollari di investimenti. Mosca ha annunciato di essere pronta a creare un proprio sistema di pagamento elettronico sul modello di Giappone e Cina.
L'Ucraina si prepara alle presidenziali del 25 maggio. L'ex pasionaria della rivoluzione arancione Yulia Tymohenko ha annunciato che si candiderà. Sul fronte milirare infine si segnala l'allarme lanciato dall'Ucraina che parla di 100mila soldati russi ammassati sui proprio confini, ben oltre i 20mila indicati dagli Stati Uniti. Secondo Kiev sarebbero pronti a colpire da settimane.