sabato 16 agosto 2014
Ancora tensioni al confine russo-ucraino. I governi occidentali chiedono a Putin di bloccare il sostegno ai ribelli. Ma questi ultimi affermano che sono in arrivo rinforzi dalla Russia.
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Il presidente Petro Poroshenko ha annunciato che l'esercito ha distrutto un convoglio militare russo che era entrato in territorio ucraino da un posto di frontiera controllato dai separatisti. Mosca ha smentito tutto, ma i governi occidentali hanno protestato vigorosamente e Angela Merkel ha chiamato Putin per dirgli di bloccare il sostegno russo ai ribelli. Resta fermo alla frontiera il convoglio di aiuti umanitari che Mosca vorrebbe inviare alle popolazioni delle regioni controllate dai separatisti e attaccate da Kiev.Gli Usa hanno chiesto a Mosca di cessare le azioni "estremamente pericolose e provocatorie" dopo l'annuncio di Kiev, che ha rivendicato ladistruzione di una parte del convoglio militare russo nell'Ucraina dell'est. "L'escalation nelle azioni russe progettate per destabilizzare l'Ucraina nelle scorse settimane è estremamente pericolosa e provocatoria", ha affermato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Caitlin Hayden. La Casa Bianca ha comunque assicurato che sta indagando sulla presunta azione militare delle forze ucraine contro il convoglio russo ma al momento, ha puntualizzato la Hayden, "non possiamo confermare queste notizie".Il portavoce dell'esercito di Kiev aveva affermato in un comunicato di oggi di avere parzialmente distrutto "un convoglio armato" di militari russi sconfinato nelle ultime ore sul suolo ucraino. La notizia è stata confermata dal presidente Poroshenko in una telefonata col premier britannico Cameron. Il governo inglese ha convocato l'ambasciatore russo a Londra per avere "chiarimenti sulle informazioni" di un'incursione di mezzi militari di Mosca e sul "passaggio continuo di equipaggiamenti attraverso la frontiera" sul suolo ucraino. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha risposto a queste accuse incolpando i soldati ucraini di avere causato degli scontri per bloccare gli aiuti umanitari russi nella parte orientale del paese assicurando che il dialogo continuerà. I servizi di sicurezza di Mosca hanno negato lo sconfinamento in Ucraina di colonne militari confermando al contempo la presenza di reparti mobili dell'esercito delle guardie di frontiera nel territorio russo al confine con l'Ucraina per tutelare la popolazione.La diffusione di queste notizie ha creato il panico sui mercati finanziari di tutto il mondo. Le Borse europee hanno dimezzato i loro guadagni e l'indice Dow Jones della Borsa statunitense, che aveva aperto in terreno positivo, è crollato in pochi minuti di quasi un punto percentuale mentre l'indice di riferimento per il petrolio in America ha guadagnato oltre un dollaro. Il convoglio di aiuti umanitari mandato dal Cremlino nella parte orientale dell'Ucraina era giunto in prossimità della frontiera nelle prime ore di ieri quando si era diffusa la notizia di un accordo tra i due Paesi con cui si autorizzava la Croce Rossa Internazionale a distribuire i viveri ai civili in modo da tranquillizzare Kiev e l'Occidente che temevano che questa azione potesse essere una scusa con cui iniziare una invasione del Paese da parte dell'esercito di Putin. Inoltre, a gettare altra benzina sul fuoco, anche la dichiarazione del nuovo premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk. Aleksandr Zakharcenko ha annunciato che sono in arrivo rinforzi per i miliziani filorussi: 150 mezzi blindati, tra cui 30 carri armati, e 1.200 uomini addestrati per quattro mesi in Russia.Zakharcenko lo ha detto parlando in un video postato su YouTube. Ma non ci sono conferme nè smentite, al momento. Potrebbe essere un'ennesima sortita di propaganda, di cui entrambe le parti fanno molto uso. La comunità internazionale deve "raddoppiare gli sforzi per evitare che il conflitto ucraino scivoli in una crisi umanitaria". È quanto ha sostenuto il presidente cinese Xi Jinping, durante un incontro con il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon a Nanchino, dove i due leader hanno assistito alla cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici della Gioventù. L'evoluzione della crisi ucraina è stata al centro della riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'Unione europea che hanno chiesto alla Russia di "fermare immediatamente i movimenti al confine con l'Ucraina" poiché qualunque azione ostile sarebbe considerata "una violazione delle leggi internazionali". Il Segretario generale della Nato Rasmussen ha affermato, prima della notizia della distruzione da parte di Kiev del convoglio, che il Patto Atlantico ha visto la notte scorsa "un'incursione russa sul suolo ucraino" ma non un'invasione e il suo portavoce ha chiesto a Putin di "ritirare le sue truppe, fermare il flusso di armi, smettere di sostenere i separatisti e impegnarsi in un dialogo sincero".
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