mercoledì 10 settembre 2014
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I vescovi dell'Ucraina tornano a lanciare un appello per porre fine alle tensioni nel Paese: "Fermate il massacro!". È quanto si legge nel documento finale del Sinodo dei vescovi greco-cattolici che si è riunito a Lviv."In Ucraina continua a scorrere il sangue", è il drammatico richiamo alla comunità internazionale rivolto dai prelati guidati dall'arcivescovo maggiore Svoatoslav Shevchuk. "Questa pacifica nazione sovrana - sottolineano i vescovi cattolici di rito bizantino - subisce un intervento militare diretto da un vicino. Centinaia di unità di armi pesanti e tecnologiche, migliaia di mercenari armati e soldati dell'esercito permanente della Russia stanno attraversando i confini dell'Ucraina, seminando morte e distruzione, in spregio alla richiesta di cessare il fuoco e dei recenti sforzi diplomatici. Allo stesso tempo, la propaganda continua ad un livello senza precedenti di odio e di distorsione del reale stato delle cose, che non è meno dannoso di armi di distruzione di massa".Rivolgendosi alla comunità internazionale i vescovi sottolineano: "Oggi il silenzio o la mancanza di azione, la riluttanza a riconoscere la gravità della situazione, che riguarda il nostro Paese, non può che trasformare tutti in un muto o indifferente testimone, ma anche complice del peccato di omicidio, che grida al Cielo giustizia".
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