Il
26enne turco
Oguzhan Aydin, condannato nel 2006 a 18 anni e 10 mesi di
prigione come assassino reo confesso di
don
Andrea Santoro, è stato liberato nei giorni scorsi con più di 10
anni di anticipo rispetto alla scadenza della pena carceraria a
lui comminata. Secondo le informazioni riportate dalla stampa
turca, rilanciate dall'agenzia Fides, Aydin
è uno delle
decine di migliaia di detenuti scarcerati prima del tempo per
liberare le celle necessarie alla detenzione delle migliaia di
persone arrestate dopo il fallito colpo di stato dello scorso 15
luglio.
DALL'ARCHIVIO Il sogno di don Santoro nelle lettere dalla Turchia L'omicidio di don Andrea Santoro avvenne
il
5 febbraio 2006, mentre il sacerdote si trovava in
preghiera nella chiesa di
Trabzon (Trebisonda) dove svolgeva la
sua opera pastorale. L'assassino, prima di trafiggerlo con due
colpi di pistola, aveva urlato "Allahu Akbar" ("Allah è
grande"). Quattro giorni dopo
Aydin, a quel tempo minorenne, era
stato arrestato e aveva confessato di essere l'autore
dell'omicidio, giustificandolo con il "turbamento" che aveva
destato in lui la vicenda delle vignette satiriche su Maometto,
pubblicate mesi prima su un quotidiano danese.Fin dall'inizio molti osservatori espressero dubbi e
perplessità sulle indagini frettolose che avevano "risolto il
caso" con l'arresto di un quindicenne che,
a motivo della sua giovane età, sarebbe stato condannato a una
pena più lieve rispetto a quelle previste in vicende analoghe
per le persone adulte.