Primo atto di accusa nella vasta
inchiesta per corruzione che ha colpito l'entourage del primo
ministro turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riporta l'agenzia
Dogan, secondo la quale il tribunale di Istanbul ha emesso un
primo documento di sintesi su una serie di malversazioni che
hanno riguardato la municipalità del distretto di Fatih a
Istanbul, uno dei bastioni dell'Akp, il partito di Erdogan.Sotto accusa risultano il sindaco di Fatih, Mustafa Demir, e
diversi funzionari del municipio, per "corruzione",
"falso" e "violazione della legge sulla protezione dei
siti naturali e culturali".
Tutti i sospetti erano stati interrogati lo scorso 17
dicembre nel quadro di una vasta inchiesta che ha provocato
una crisi politica in Turchia, in viste delle elezioni
municipali del prossimo 30 marzo. Decine di persone, tutte
vicina all'élite islamista conservatrice che è al potere dal
2002, sono state arrestate, inclusi i figli di tre Ministri
che sono stati costretti alle dimissioni. Anche il premier è
stato chiamato in causa per colpa di alcune intercettazioni
telefoniche compromettenti.Il governo ha risposto con una "purga" di massa,
rimuovendo o trasferendo decine di persone fra polizia e
magistrati, giudicati sostenitori del principale avversario
di Erdogan, il predicatore musulmano Fethullah Gulen, che
erano incaricate dell'inchiesta.La situazione in Turchia resta tesa, dopo che ieri due
persone sono morte e decine sono rimaste ferite negli scontri
in diverse città turche tra polizia e manifestanti, dopo la
morte del 15enne Berkin Belvan, deceduto dopo mesi di coma in seguito alle
ferite riportate la scorsa estate a Gezi Park. Un poliziotto
è morto per infarto dopo aver inalato dosi massicce di gas
lacrimogeni, mentre a Istanbul è rimasto ucciso un giovane
di 22 anni in una sparatoria tra sostenitori e oppositori del
governo.