È durissimo su
Europa, migranti, pena di morte e Italia il presidente turco
Recep Tayyip Erdogan, intervistato in eslusiva da
Rai News 24. Ecco i principalli temi che ha affrontato.
MIGRANTI, ACCORDO A RISCHIO. "Senza la liberalizzazione dei visti (per i cittadini turchi che si recano in Europa), la riaccettazione dei migranti da parte della Turchia si fermerà". Erdogan conferma così quanto già dichiarato dal ministro degli Esteri
Mevlut Cavusoglu. "Ha detto giusto, perché la condizione per riaccettare i migranti era la liberalizzazione dei visti".
IL GOLPE, LA DEMOCRAZIA E L'UE. "Questa settimana o la prossima verrà in visita il presidente del consiglio d'Europa (Thorbjorn Jagland, ndr) e gli spiegherò che l'organizzazione di Gulen è peggiore della mafia. La signora Mogherini non avrebbe dovuto parlare da fuori, sarebbe dovuta venire in Turchia, quando a Parigi c'è un evento del genere tutti si riversano lì, si chiedono cosa sia successo, chi sia stato. In Turchia è in corso un golpe contro la democrazia, che ha fatto 238 martini, e finora purtroppo non è venuto nessuno in visita, né dell'Unione europea né del Consiglio europeo... l'Occidente è da parte della democrazia o del golpe?". Così Erdogan, che
punta il dito contro Federica Mogherini, l'ex ministro degli Esteri ora a capo della diplomazione dell'Unione europea.
LA PENA DI MORTE. La pena di morte in Turchia è una richiesta che arriva dal popolo. E poi solo in Ue è stata abolita. Parole del presidente, che così giustifica l'eventuale reinserimento della pena capitale nell'ordinamento giudiziario turco.
Erdogan ha elencato una serie di Paesi in cui il boia esiste ancora: dagli Stati Uniti a Cina e Iran, e poi ancora Bahrein, Taiwan, Kuwait, Repubblica Dominicana e Bahamas tra gli altri. "Il 57% dei cittadini turchi la vuole. E se il Parlamento la voterà nessuno potrà dire nulla". La reintroduzione della pena capitale, revocata nel 2004 su richiesta di Bruxelles, toglierebbe ad Ankara ogni speranza di ingresso nell'Ue.
IL FIGLIO E L'ITALIA. "Se mio figlio torna in Italia potrebbe essere arrestato perché c'è un'inchiesta su di lui a Bologna e non si sa perché. Questa vicenda potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con l'Italia, che dovrebbe occuparsi della mafia, non di mio figlio". Erdogan ha fatto riferimento all'indagine avviata dalla Procura di Bologna sul
figlio Bilal, accusato di riciclaggio di denaro dopo un esposto presentato da Murat Hakan Huzan, oppositore politico di Erdogan rifugiatosi in Francia.
RENZI REPLICA: ITALIA STATO DI DIRITTO
Secca la risposta del premier Matteo Renzi. " In questo Paese - scrive in un tweet - i giudici rispondono alle legge e alla Costituzione italiana, non al presidente turco. Si chiama stato di diritto"