Le autorità tunisine hanno arrestato
il capo della cellula terroristica che una settimana fa ha sferrato
l'attentato al Museo del Bardo a Tunisi uccidendo 21 persone, tra cui
20 turisti stranieri (quattro gli italiani). Lo ha annunciato il
segretario di Stato per la sicurezza tunisina, Rafik Chelli, in
un'intervista al quotidiano
al-Maghreb.
Chelli ha anche spiegato che la cellula terroristica era composta da
16 uomini, tra cui due combattenti di ritorno dalla Siria. Della
cellula facevano parte Jaber Kachnaoui e Yassine Abidi, che
materialmente hanno condotto l'attacco al museo e che sono stati
uccisi dagli uomini della sicurezza di Tunisi. Ancora latitante il
terzo autore della strage, Maher Kaidi.
Rafforzati i controlli. L'attentato al Parlamento e al
Museo del Bardo di Tunisi organizzato da jihadisti legati
allo Stato islamico ha spinto le autorità del paese
nordafricano a istituire una cellula di crisi presieduta
dal capo del governo, Habib Essid per coprire in maniera
più efficace le zone maggiormente interessate dall'afflusso
turistico, nonché dagli eventi che in questi giorni si
svolgono nella capitale. Da martedì è in corso nella capitale
il Forum sociale mondiale.
Manifestanti al Forum sociale mondiale
Una marcia contro il terrore. Domenica si terrà a Tunisi una marcia internazionale contro il terrorismo. Lo slogan è: "Le monde est Bardo". Attese molte personalità a livello mondiale, tra cui il presidente francese François Hollande. Anche Matteo renzi ha confermato la sua partecipazione. L'evento vuole essere un messaggio forte al mondo per affermare la volontà della Tunisia di superare gli avvenimenti del Bardo e sconfiggere il terrorismo.