Terrore su un treno regionale in
Germania in viaggio tra Treuchtlingen a Wuerzburg, in Baviera.
Nella tarda serata di lunedì un diciassettenne afghano, un rifugiato arrivato
in Germania senza i genitori che è stato poi ucciso dalla
polizia, ha attaccato i passeggeri con un'accetta ed un lungo
coltello.
Secondo il ministero dell'Interno della Baviera, tre persone
sono gravemente ferite ed una ha riportato ferite lievi; sotto
choc gli altri quattordici passeggeri del convoglio, che però
sono illesi.Durante l'aggressione il ragazzo, che era stato
affidato ad una famiglia e viveva nella zona di Wuerzburg, ha
urlato "Allah akbar", Dio è il più grande: il che lascia pensare
quantomeno ad un nuovo episodio di terrorismo islamico da parte
di un lupo solidario irretito dalla propaganda dello Stato
islamico.
L'incubo comincia alle 22:10, quando il treno si sta
avvicinando a Wurzburg. Si sa che il giovane afghano, armato di
un'accetta e di un coltellaccio, ha attaccato i passeggeri del
treno seminando il terrore. Immediatamente scatta l'allarme. Il
treno viene bloccato a Heidingsfeld. La linea ferroviaria viene
stata interrotta ed intervengono poco dopo le forze dell'ordine,
anche con un elicottero. A Heidingsfeld la polizia uccide a
colpi di arma da fuoco, a poca distanza dai binari, l'assalitore
mentre tentava di fuggire.
In maggio il sedicente portavoce del Daesh, Abu Muhammad al
Adnani, poco prima dell'inizio del mese islamico di Ramadan
aveva esortato i "combattenti sulla via del jihad" ad attaccare
i miscredenti ovunque essi fossero e di ucciderli con qualsiasi
mezzo, anche "con un coltello".
"Allah Akbar" era stato l'urlo con cui, sempre in maggio, un
ventisettenne tedesco poi ricoverato in un ospedale
psichiatrico, aveva Ucciso un uomo e ne ha feriti altri tre alla
stazione di Grafing, un'altra città della Baviera.