Strage nel Sinai, 24 poliziotti uccisiVentiquattro poliziotti della sicurezza centrale egiziana sono stati uccisi in un agguato nel Sinai nella mattinata di lunedì. I due autobus su cui viaggiavano sono stati colpiti da razzi, e quando gli occupanti sono scesi, un gruppo armato (presumibilmente composto da miliziani islamici) ha sparato contro di loro con delle mitragliatrici. Nell'attacco, avvenuto nella zona di Raduth, sulla strada che collega Rafah e al-Arish, sono rimasti feriti altri tre agenti. Nella zona, saldamente nelle mani di trafficanti e tribù beduine, sono frequenti gli attacchi di fondamentalisti islamici alle truppe del Cairo. L'attacco è stato sferrato da un gruppo armato composto da sei persone. Secondo fonti della polizia di Arish, capitale del Nord del Sinai, i razzi non hanno colpito i due autobus. Ma i poliziotti sono stati fatti scendere dai blindati, fatti mettere in riga e poi uccisi a sangue freddo. I corpi, «con le mani legate, erano sulciglio della strada, in un bagno di sangue», riferiscono testimoni. Gli agenti avevano ottenuto il congedo ed erano in abiti civili. Sono stati attaccati da «11 persone armate a bordo di 4 pickup», riferiscono fonti della sicurezza: «Sei li hanno giustiziati mentre gli altri bloccavano la strada». Mercoledì riunione dei ministri degli esteri UeI ministri degli Esteri dell'Ue si incontreranno mercoledì prossimo per una riunione di emergenza per discutere della situazione in Egitto. Lo ha riferito un portavoce dell'Unione europea mentre l'inviato speciale Ue, Bernardino Leon, ha precisato che al vertice i ministri potrebbero discutere della possibilità di imporre un embargo sugli armamenti al Paese. Parlando al termine di un incontro tra alti diplomatici a Bruxelles, Leon ha detto che non è esclusa alcuna opzione ma che l'Unione europea deve ancora decidere come esercitare pressioni sui governanti egiziani. «A questo punto i ministri degli Esteri hanno ventilato diverse possibilità e so che questa è una delle opzioni», ha detto Leon ai giornalisti.Uccisi 38 Fratelli musulmani.Almeno 38 Fratelli musulmani sono stati uccisi dalle forze di sicurezza egiziane. Lo riferiscono fonti di polizia secondo le quali gli agenti sono intervenuti dopo l'assalto d'un gruppo di Fratelli a un convoglio che stava trasferendo in carcere 45 dimostranti islamici arrestati.Stando ad altre fonti, l'eccidio sarebbe avvenuto non durante un trasferimento ma già all'interno del carcere nell'ambito di una ''sommossa''. Informazioni contraddittorie anche sulle cause della morte: secondo alcuni dovuta alle armi da fuoco delle forze di sicurezza, secondo altri riconducibile almeno in parte a intossicazione provocata da incendi appiccati nella struttura. Il ministero dell'Interno del Cairo, in una nota, si e' limitato ad affermare da parte sua che un numero imprecisato di detenuti ha perso la vita dopo ''aver cercato di scappare'' dalla prigione. Senza precisare se con la complicità di assalitori esterni o meno.
Dopo una settimana di violenze, la giornata di lunedì è trascorsa tranquilla nelle principali città del Paese. Ma nel Nord del Sinai 24 agenti di polizia sono stati assassinati a sangue freddo da militanti islamici.
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