A meno di una mese dai tornado che avevano colpito Tuscaloosa, in Alabama, provocando oltre 340 morti, un altro fenomeno simile di incredibile potenza ha colpito il Midwest degli Stati Uniti, lasciando dietro di sé almeno 116 morti, secondo l'ultimo bilancio delle autorità. La città di Joplin, in Missouri, dove vivono 50mila persone, è stata investita in pieno dalla tromba d'aria il cui diametro - hanno riferito i testimoni - era di quasi un chilometro. L'incredibile vortice di vento, pioggia e grandine ha lasciato sul terreno una "striscia" di oltre dieci chilometri di distruzione in mezzo alla città, larga quanto il suo diametro: case scoperchiate e abbattute, alberi sradicati, automobili risucchiate "come giocattoli" e trovate accatastate l'una sull'altra. La perturbazione ha colpito in pieno anche un ospedale, il St. John's Regional Medical Center, costringendo le autorità ad evacuare temporaneamente un centinaio di pazienti, portati in strada e assistiti in un campo medico improvvisato. Ora sono stati trasferiti in altre strutture. Le immagini mostrate dalla televisioni americane sono impressionanti: è come se la zona fosse stata bombardata. «Avete presente le immagini della Seconda guerra mondiale? Ebbene, qui è successo qualcosa di simile - ha dichiarato
Kerry Sachetta, preside del college locale, la Joplin High School -. Quanto è successo è davvero incredibile». Il mese scorso un'altra serie di tornado si era abbattuta nel Midwest e nel Sud degli Stati Uniti. In Alabama la città di Tuscaloosa era andata in gran parte distrutta. Il bilancio complessivo era stato di 342 morti. A Joplin le autorità hanno finora accertato 90 vittime, tutte persone rimaste intrappolate sotto le macerie oppure "risucchiate'' mentre erano alla guida dalla furia dei venti e scaricate a centinaia di metri di distanza. Nonostante gli impegni previsti dal suo viaggio in Europa, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiamato il governatore del Missouri, Jay Nixon, per accertarsi della situazione a Joplin, e per informarlo di aver dato disposizione a Craig Fugate, il responsabile della Fema (la protezione civile americana), di trasferirsi in Missouri e coordinare di persona i soccorsi.