La polizia sta setacciando il sud-ovest della Francia alla ricerca dell'uomo che ieri ha ucciso tre bambini e un rabbino nella scuola ebraica di Tolosa, spingendo il presidente Nicolas Sarkozy a dichiarare nella regione lo stato di massima allerta terroristica.Alle operazioni partecipano oltre 300 investigatori, secondo una fonte vicina all'inchiesta. L'uomo che ha aperto il fuoco è anche sospettato di aver ucciso tre militari francesi in due diversi episodi avvenuti la settimana scorsa a Tolosa, città che conta circa un milione di abitanti, e nella vicina cittadina di Montauban.A Tolosa le misure di sicurezza sono state fortemente rafforzate, i siti religiosi sono presidiati e il livello di allerta anti-terrorismo nella regione Midi-Pyrenees è ora "scarlatto", cioè "attacco imminente". Sarkozy ha detto che le uccisioni di ieri e quelle dei militari, uno originario delle Antille e due di religione musulmana, sembrano motivate dal razzismo.La polizia non ha ancora identificato l'assassino, ha detto oggi il ministro dell'Interno Claude Guéant. Secondo gli investigatori l'uomo - il cui volto non compare nelle riprese effettuate da una videocamera di sorveglianza, perché indossava un casco con visiera - sarebbe un tiratore scelto che ha ricevuto un addestramento specifico. Una testimone ha detto alla tv francese che l'uomo, quando ha sollevato la visiera, sembrava avere un tatuaggio sulla faccia.Una delle armi usate ieri era una potente pistola automatica impiegata anche negli altri due attacchi. Secondo alcuni testimoni, l'assassino aveva con sé anche una piccola videocamera fissata sul petto.Le riprese video hanno però permesso di identificare la targa dello scooter che l'uomo ha usato, ha detto ieri la polizia. Si tratta di un mezzo acquistato nel maggio scorso.Gli investigatori stanno anche seguendo una pista neonazista, nell'ipotesi che l'attentatore possa essere uno dei tre soldati cacciati dall'esercito nel 2008 per attività neonaziste, scrive la rivista "Le Point".

Stamani alle 11 tutte le scuole del Paese si sono fermate per un minuto di silenzio in memoria delle vittime.Dura condanna è stata espressa dal segretario dell'Onu Ban Ki-Moon.Le vittime dell'attentato sono Jonathan Sandler, 30 anni, professore di religione, i suoi due figli Gabriel e Ariel (3 e 6 anni) e Myriam Monsonego (8 anni), figlia del direttore e rabbino dell'istituto. Le loro spoglie  raggiungeranno Israele.  Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha espresso la propria solidarietà alla comunità ebraica e ai cittadini francesi e ha sottolineato con forza che l'antisemitismo, come la xenofobia e l'intolleranza, sono totalmente estranei ai principi fondanti della nostra convivenza civile.Solidarietà alla comunità ebraica è stata espressa anche dall'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia: "Voglio dimostrare la mia vicinanza e tutta l'affettuosa solidarietà mia personale e della Chiesa torinese verso la comunità ebraica, di nuovo duramente colpita dall'orribile strage di Tolosa". Nosiglia aggiunge: "La Chiesa cattolica di Torino, da molti anni, ha arricchito e approfondito l'amicizia e la conoscenza reciproca con la comunità ebraica, in un cammino di dialogo che continua fecondo e cordiale". "Credo - prosegue - che in questi momenti il nostro primo compito di credenti sia di assicurare la preghiera, profonda e sincera, per le vittime, i loro familiari, l'intera comunità. Ma, come credenti e come cittadini, abbiamo anche il dovere di dire alto e forte che respingiamo qualunque gesto o segno di intolleranza, razzismo, violenza. È nostro compito costruire e rafforzare, con tutti gli uomini e le donne di buona volontà, una cultura di reciproco rispetto e accoglienza - conclude - perché non vogliamo mai più sprofondare nella barbarie dell'antisemitismo e delle discriminazioni religiose e civili".