Un segnale di rigore (applicato allo
sport), da un Paese al quale tutta Europa chiede sacrifici in
campo economico. Non bastassero i problemi che già la assillano,
in Grecia si ferma la Super League, il campionato di prima
divisione. Il Governo presieduto da Alexis Tsipras ne ha deciso
la sospensione immediata ed a tempo indeterminato dopo i
ripetuti episodi di violenza fra tifoserie. Non ci sono le
condizioni minime di sicurezza per continuare.
La drastica misura è stata presa in seguito gli incidenti
avvenuti prima, durante e dopo il derby Panathinaikos-Olympiacos
Pireo, finito 2-1 per i verdi, domenica scorsa. Ma tafferugli
avevano riguardato anche Larissa-Olympiakos Volou.
Al termine degli scontri ad Atene c'erano stati 11 arresti,
mentre un giocatore dell'Olympiacos, il nigeriano Michael
Olaitan, aveva perso conoscenza durante il primo tempo ed era
stato ricoverato in ospedale, dove gli era stata diagnosticata
una miocardia dovuta a spavento, ansia e stress. L'ex laziale
Kasami, ora all'Olympiacos, era invece stato colpito alla testa
da un petardo lanciato dagli spalti. Yannis Anastasiou,
allenatore del 'Panà, era stato centrato alla testa da un
bicchiere partito anche questo dalle gradinate.
Il campionato era già stato sospeso due volte in questa
stagione a causa della violenza. È allo studio la possibilità
di introdurre anche in Grecia la 'tessera del tifosò. Intanto
il Governo ha deciso di intervenire con durezza, sospendendo a
tempo indeterminato il massimo torneo professionistico, mentre
la prossima stagione neppure comincerà, secondo quanto ha detto
il viceministro dello Sport, Stavros Kontonis "se tutti i 18
club non introdurranno ticket elettronici e telecamere di
sicurezza durante le partite". Lo stesso Kontonis ha incontrato
il primo ministro Tsipras che approvato la decisione.
Il calcio ellenico non è nuovo ad episodi cruenti, specie
quando si gioca il derby ateniese. Nel 2013 violenti scontri tra
ultrà e poliziotti precedettero Olympiakos-Panathinaikos, che
rischiò di non cominciare. Stessa partita, ma nel 2002: finì in
ospedale l'arbitro, aggredito dopo una invasione di campo. Nel
marzo 2007 l'uccisione di un tifoso di 22 anni in incidenti
prima di un incontro di pallavolo femminile convinse il governo
a sospendere per due settimane i tornei a squadre di tutte le
discipline. Servì a poco. Gli incidenti ripresero subito, in
varie zone del Paese.