Ansa
Continua a salire il bilancio delle vittime del tifone Rai che ha devastato le Filippine il 16 dicembre, con raffiche di vento fino a 240 chilometri all’ora, inondazioni e valanghe di fango. Secondo i dati del National disaster risk reduction and management council (Ndrrmc), i morti hanno raggiunto quota 389, altre 64 persone sono ancora disperse.
In totale, Rai ha colpito oltre 4,2 milioni di cittadini di 429 comunità, dove ha distrutto 482mila case, lasciando oltre mezzo milione di famiglie senza riparo.
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I danni causati oltrepassano già i 20 miliardi di pesos (circa 360 milioni di euro). In media, una ventina di tifoni sferzano le Filippine ogni anno. Negli ultimi tempi, però, il ritmo e l’intensità di questi ultimi è cresciuta esponenzialmente a causa del cambiamento climatico.
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La stagione tradizionale, inoltre, di norma tra luglio e ottobre, si sta allungando, come dimostra Rai, arrivato con due mesi di ritardo e considerato l’uragano più violento del 2021. Il più letale di sempre resta, tuttavia, Hayan che otto anni fa uccise oltre tremila persone.
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