Domenica scorsa in Galilea si è registrata "un'ondata di violenze anti-cristiane e di atti di vandalismo da parte di ebrei religiosi". La denuncia è del Patriarcato latino di Gerusalemme con una nota degli Ordinari Cattolici di Terra Santa che hanno condannato con "grande preoccupazione" i fatti avvenuti in una "giornata assai significativa per la Chiesa universale e locale, per la canonizzazione di due papi e ad un mese dalla visita di papa Francesco in Terra Santa".Gli Ordinari cattolici di Terra Santa hanno poi ripercorso nella nota i fatti: a partire da quello avvenuto nel "luogo santo di Tabgha sul lago di Tiberiade, custodito dai padri benedettini" ad opera "di una dozzina di giovani, tra i 13 e i 15 anni, vestiti come gli ebrei religiosi ortodossì e provenienti dalla fonte di Giobbe"; alla "lettera di minacce" arrivata al Vicariato patriarcale di Nazareth, firmata da un rabbino della zona, poi arrestato dalla polizia. E per finire, "l'assalto contro la chiesa ortodossa di Al-Bassah, nel nord-ovest di Israele durante un battesimo". "I cristiani della Galilea - è detto nella nota -, insieme all'Assemblea degli Ordinari, profondamente indignati per i fatti, chiedono con forza alle autorità civili e alle forze di polizia di reagire prontamente con l'arresto dei responsabili".
Lo denuncia il Patriarcato latino di Gerusalemme con una nota degli Ordinari cattolici. Domenica assaltata una chiesa ortodossa durante un battesimo. Lettera minatoria al vicariato patriarcale di Nazareth.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: