Non si fermano le violenze in Iran, dove la tensione è crescente dal giorno della morte del grande ayatollah dissidente, Hossein Ali Montazeri, voce critica del regime. Mentre gli sciiti celebrano la festa dell'Ashura, le processioni del lutto religioso si sono trasformate in nuove manifestazioni di protesta politica da parte dell'opposizione che accusa il regime di aver manipolato le elezioni svoltesi il 12 giugno per imporre Mahmoud Ahmadinejad. Un corrispondente dell'agenzia
France Press è stato testimone, a Teheran, di scontri tra la polizia e i manifestanti e dell'arresto di varie persone: "La polizia ha cercato di disperdere 200-300 persone che volevano riunirsi in piazza Enghelab: hanno manganellato alcune persone e arrestato diversi altri", ha riferito la fonte, secondo cui i manifestanti scandivano lo slogan "Morte al dittatore". Secondo un altro testimone, la polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperdere la protesta. Mentre un sito web dell'opposizione ha riferito che violenti scontri si sono diffusi in molte zone della capitale, dove centinaia di poliziotti in assetto antisommossa sono schierati nei punti nevralgici (soprattutto lungo il viale che porta a piazza Enghelab, dove è attesa una manifestazione).Un sito web dell'opposizione iraniana ha poi riferito che agenti in assetto anti-sommossa hanno attaccato l'edificio dell'agenzia di notizie Isna, dove avevano trovato rifugio alcuni manifestanti anti-regime. Sempre secondo il sito la polizia avrebbe sparato colpi d'aria da fuoco in aria per disperdere i dimostranti radunati in una piazza di Teheran.