Almeno 30mila persone rischiano di
morire di fame nello Stato di Unity del Sud Sudan afflitto dalla
guerra civile e 3,9 milioni di persone nel Paese affrontano il
problema dell'insicurezza alimentare: è il grido d'allarme
lanciato oggi dalle agenzie dell'Onu Fao, Unicef e Pam, che
parlano di situazione catastrofica e invitano le parti
coinvolte a dare con urgenza alla comunità internazionale pieno
accesso allo Stato di Unity."Questo è l'inizio della raccolta e
dovremmo vedere un notevole miglioramento della situazione sul
fronte della sicurezza alimentare in tutto il Paese, ma
sfortunatamente ciò non succede in luoghi come nel sud dello
Stato di Unity, dove la popolazione è sull'orlo di una
catastrofe che può essere prevenuta", ha detto la direttrice di
Pam per il Paese, Joyce Luma, secondo quanto si legge in un
comunicato della Fao."La gente del Sud Sudan ha bisogno di
pace, cibo e altra assistenza umanitaria e supporto per
sopravvivere e ricostruire le proprie vite", ha aggiunto.
Se il pieno accesso umanitario non viene concesso con
urgenza, proseguono le agenzie dell'Onu, l'insicurezza
alimentare potrebbe deteriorare e trasformarsi in carestia in
parti dello Stato di Unity, dove negli ultimi mesi l'assistenza
umanitaria è stata ostacolata dalla violenza e dalla mancanza di
accesso. Dall'inizio della guerra nel Sud Sudan quasi due anni fa,
prosegue la nota della Fao, è la prima volta che il modello
Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) dell'Onu per
la classificazione del rischio e delle emergenze indica che una
popolazione si trova in una situazione di catastrofe.