Vicino Damasco, un'autobomba seguita da due attentati suicidi consecutivi ha colpito l'area vicino al santuario sciita di Sayyida Zeinab e ha provocato 83 morti secondo l'agenzia di stampa Sana, 120 per l'Osservatorio siriano sui diritti umani. Tra le vittime ci sarebbero numerosi bambini: gli attacchi, infatti, sono stati compiuti mentre gli studenti uscivano dalle scuole. L'Osservatorio siriano ha poi riferito che due autobomba hanno ucciso almeno 64 persone, e ne hanno ferite altre decine, nel quartiere a maggioranza alawita di al Zahraa, nella città di Homs, nel centro del Paese.
La situzione molto difficile sul terreno rende complessa l'applicazione del cessate il fuoco, su cui stanno lavorando in particolare gli Stati Uniti e la Russia. Da Amman, il segretario di Stato Usa John Kerry ha annunciato di avere parlato al telefono con il suo omologo russo Sergei Lavrov. "Siamo giunti ad un accordo provvisorio, in linea di principio, sui termini di una cessazione delle ostilità che potrebbe avere inizio nei prosismi giorni", ha spiegato il capo della diplomazia di Washington.
"Non abbiamo ancora concluso" il lavoro "e mi aspetto che il presidente (Barack) Obama e il presidente (Vladimir) Putin possano parlare nei prossimi giorni per cercare di completarlo", ha aggiunto Kerry.
Da parte sua, il ministero degli Esteri russo ha confermato i colloqui con un comunicato. "Due conversazioni telefoniche tra Sergei Lavrov e John Kerry hanno avuto luogo il 21 febbraio sera. Durante queste conversazioni sono stati finalizzati i parametri del cessate il fuoco in Siria, che saranno presentati ai presidenti Obama e Putin", è stato spiegato.