A MOSCA CONVEGNO SULLA CARITÀ CON ORTODOSSI E SANT’EGIDIO A CONFRONTO LE TANTE ESPERIENZA DI SERVIZIO AI DIMENTICATI «La Chiesa e i poveri. Ortodossi e cattolici nel servizio della carità». Questo il tema di un convegno tenutosi ieri a Mosca nella cattedrale del Cristo Salvatore, organizzato dal Dipartimento sinodale per la carità e il servizio sociale del Patriarcato di Mosca e dalla Comunità di Sant’Egidio, con la partecipazione del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. Il convegno si iscrive nell’itinerario del trentennale rapporto di amicizia ecumenica e di cooperazione tra la Comunità di Sant’Egidio e la Chiesa ortodossa russa, che ha conosciuto numerose tappe significative. Uno degli aspetti di questi rapporti ha riguardato in modo particolare la carità: l’esperienza di servizio ai poveri di Sant’Egidio, fin dalla seconda metà degli anni Ottanta, è stata infatti un sostegno a realtà ecclesiali ortodosse, che in Russia, Ucraina e Bielorussia, dopo il lungo inverno comunista, si impegnavano nella rinascita di attività di carità, proibite fino ad allora dalle leggi dei regimi. Un approccio rivelatosi particolarmente fecondo, perché ha intercettato esigenze pastorali e domande di autentica vita cristiana. Dalla collaborazione e dal sostegno alle realtà ortodosse è derivato anche un impegno di riflessione culturale e spirituale sui temi connessi alla carità. Al Convegno di ieri sono intervenuti, tra gli altri, il metropolita di Volokolamsk Ilarion, presidente del Dipartimento relazioni esterne, monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, il vescovo di Smolensk e Vjazma Panteleimon presidente dei Dipartimento per la carità, il vescovo di Gatcina Amvrosij, rettore dell’Accademia teologica di San Pietroburgo. Nell’ultimo decennio sono stati organizzati altri quattro convegni: a Terni nel 2002 e a Bari 2004, a Roma nel 2010 e 2011.