sabato 3 ottobre 2015
Il vice capo di Stato maggiore dell'esercito: aumenteremo gli attacchi. Tra i terroristi «panico e diserzioni». C'è il rischio che i foreign fighters tornino in Europa.
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L'Aeronautica russa ha effettuato più di 60 raid in Siria nelle ultime 72 ore, riducendo in modo significativo il potenziale militare dei terroristi dello Stato islamico. Lo ha detto alle agenzie di stampa russe Andrei Kartapolov, vice capo dello Stato maggiore dell'Esercito, aggiungendo che negli attacchi sono stati colpiti più di 50 obiettivi dell'Is. "I raid sono stati effettuati dalla base aerea Hmeymim lungo tutta la profondità del territorio della Siria", ha detto Kartapolov. Il Cremlino, prima di iniziare i bombardamenti, aveva avvertito gli Stati Uniti, raccomandandogli di fermare i propri voli nelle zone in cui le forze aeree russe stavano operando. "Gli americani ci hanno detto che nessuno a parte i terroristi si trovavano in quella regione", ha poi dichiarato Kartapolov, annunciando che Mosca intende aumentare i suoi attacchi nei prossimi giorni.La Russia sostiene che i suoi raid contro l'Is in Siria, cominciati mercoledì scorso, hanno seminato il "panico" e costretto circa 600 "militanti" ad abbandonare le loro posizioni e a dirigersi verso l'Europa. Si tratterebbe di foreign fighters. "Siamo riusciti a ridurre significativamente il loro potenziale militare. Secondo la nostra intelligence i militanti stanno lasciando le zone sotto il loro controllo. Il panico e le diserzioni sono cominciate fra le loro fila", ha dichiarato il generale Kartapolov. Naturalmente, se questo fosse vero, l'allarme si sposterebbe subito in Europa.
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