Nuova pesante offensiva delle forze russe in Siria. Un totale di 18 missili da crociera sono stati lanciati contro 7 diversi obiettivi degli jihadisti del
Daesh (o Is, Isis) nelle province di Raqqa, Idlib e Aleppo da navi nel Mar Caspio. Lo detto il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, sottolineando che sono stati uccisi, nella zona di Deir ez-Zor, oltre 600 jihadisti.Nell'operazione sono state coinvolte anche sei unità navali nel Mediterraneo e 29 bombardieri a lungo raggio, partiti dalla regione del Caspio, che hanno colpito anche altri obiettivi legati all'estrazione e al traffico di petrolio: 15 siti per l'immagazzinamento e l'estrazione e 525 camion usati per consegnare il greggio agli acquirenti.
I bombardamenti contro i depositi di petrolio causano ai jihadisti danni per 1,5 milioni di dollari al giorno, afferma il ministro russo della Difesa.
Il presidente Vladimir Putin ha sollecitato la Difesa a proseguire l'operazione in Siria con questa alta intensità, escludendo tuttavia operazioni di terra. "Assolutamente no" ha risposto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, a una domanda su una possibile operazione dell'esercito russo in Siria.