martedì 5 luglio 2011
Nella città di Hama le forze di sicurezza del regime hanno aperto il fuoco ad altezza d'uomo contro le barricate erette dagli insorti per fermare l'avanzata dei carri armati. I giovani si difendono lanciando pietre.
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Ennesima violenta repressione delle forze di sicurezza siriane ad Hama. Secondo una fonte del Comitato di coordinamento della mobilitazione anti-regime della città del centro della Siria, undici persone sono morte sotto i colpi dei militari di Assad. "Le forze di sicurezza - ha detto la fonte all'Ansa-  e le bande di lealisti armati (shabbiha) sono arrivati attorno alle 12 nei pressi della rotonda della stazione ferroviaria (ingresso occidentale di Hama) a bordo di sei autobus e supportati da buldozzer per rimuovere le barriere erette dalla cittadinanza per impedire l'invasione dell'esercito". "Gli agenti e gli shabbiha hanno aperto il fuoco contro le barricate e ad altezza uomo, uccidendo undici persone", ha aggiunto l'uomo, che ha però chiesto di rimanere anonimo per motivi di sicurezza. "I ragazzi - ha ripreso la fonte - avevano eretto barricate con pneumatici e cassonetti sin dalle 5 di stamani e oggi hanno risposto lanciando pietre alle forze di sicurezza, incaricate di aprire la strada ai carri armati.
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