venerdì 14 marzo 2014
Oltre 3 milioni sono bambini. Veglie in tutto il mondo, ieri sera a Roma.
Save the children: «Se tu fossi in Siria»
IL CASO Il mausoleo della discordia
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La guerra civile siriana ha messo in fuga 9 milioni di siriani e due milioni e mezzo di loro hanno trovato rifugio in altri Paesi: il bilancio è dell'Onu, che parla di una "situazione inimmaginabile" e di un esodo pari solo a quello conosciuto dall'Afghanistan. A tre anni dall'inizio della guerra civile, in tutto il mondo veglie di solidarietà e di preghiera. A Roma l'appuntamento è per stasera alle 19.30 in piazza Campidoglio: il Palazzo Senatorio sarà illuminato con una luce rossa mentre centinaia di candele accese per terra comporranno la scritta "Siria"."È inconcepibile che una catastrofe umanitaria di questa entità stia accadendo sotto i nostri occhi e che non ci sia alcun progresso significativo per fermare il bagno di sangue", ha denunciato l'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, Antonio Guterres. Prima della guerra la Siria contava 22 milioni di abitanti e quindi rifugiati e sfollati interni sono ormai il 40 per cento della popolazione. "Non deve essere risparmiato alcuno sforzo per arrivare alla pace e non si deve rinunciare ad alcuno sforzo per alleviare le sofferenze della popolazione innocente coinvolta nel conflitto e costretta ad abbandonare le loro case, comunità, i loro lavori, le loro scuole".Non solo: la metà dei 6,5 milioni di sfollati interni è costituita da bambini. E in assenza di progressi visibili nella situazione, secondo l'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati (Unhcr), il numero di rifugiati nella regione circostante continuerà a crescere fino a diventare la popolazione di rifugiati più grande al mondo.Nel solo Libano, il numero di rifugiati registrati provenienti dalla Siria sta raggiungendo la quota di un milione e potrebbe crescere fino a 1,6 milioni entro la fine del 2014, se le stime attuali verranno confermate. Il Libano vanta già la più alta concentrazione procapite di rifugiati a livello mondiale nella storia recente, con quasi 230 rifugiati siriani registrati ogni 1.000 cittadini libanesi.Anche la Giordania si trova in grave difficoltà per la presenza dei rifugiati, per i quali è stimata una spesa di più di 1,7 miliardi di dollari. In questo paese povero di risorse, il governo sta finanziando sussidi supplementari per un valore di centinaia di milioni di dollari per garantire che i rifugiati abbiano accesso ad acqua, pane, gas ed elettricità aprezzi abbordabili. L'aumento della domanda di assistenza sanitaria ha portato ad una carenza di medicine e, soprattutto in Giordania settentrionale, vi è scarsità di acqua potabile disponibile sia per i giordani che per i rifugiati.

 

Dall'inizio del conflitto nel marzo del 2011 i siriani che hanno presentato domanda d'asilo in Europa sono 56.000. La maggior parte delle richieste sono state effettuate in due paesi: Svezia e Germania. Finora, meno del 4% dei siriani che sono fuggiti dal conflitto hanno cercato protezione in Europa. Questi numeri non includono la Turchia, che invece ha registrato oltre 625.000 rifugiati siriani. Ma le stime sono in aumento: il numero dei siriani sta crescendo a causa degli arrivi irregolari via mare nei paesi del sud del Mediterraneo, e via terra in Europa orientale. Sempre più siriani mettono le loro vite in balia di trafficanti di esseri umani, spesso con risultati tragici. Nel 2013, 700 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e tra questi circa 250 erano siriani. Nel frattempo, si cominciano a vedere cittadini siriani anche tra le centinaia di richiedenti asilo che arrivano ogni mese in Nord e Sud America.

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