giovedì 5 febbraio 2015
​La rimozione dei crocifissi imposta a Tel Hamis, località siriana a maggioranza cristiana. I giordani bombardano: A Damasco si combatte, lanciati numerosi missili, almeno 40 morti.
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Prosegue in Siria il tentativo dello Stato islamico di fare terra bruciata di tutto ciò che esula dalla sua visione (distorta) del mondo. I jihadisti dell'Is (o Isis) hanno imposto la rimozione delle croci e crocifissi dalle chiese di Tel Hamis, una località a maggioranza cristiana nel nord-est della Siria. Lo riferiscono media siriani delle opposizioni, che a loro volta citano fonti della Chiesa siriaca siriana e della comunità assira. La vendetta giordana Intanto infuriano i combattimenti. Caccia giordani hanno bombardato oggi obiettivi dello Stato islamico in Siria, in coordinamento con la coalizione internazionale anti-Isis. Lo ha reso noto un portavoce del governo di Amman, senza fornire però indicazioni precise. "Vogliamo esser certi che i jihadisti paghino per il loro crimine e per le atrocità che hanno fatto al nostro pilota", ha detto il portavoce, Mohammed al Momani, citato dalla Cnn. Battaglia a Damasco Trentacinque civili, tra cui 4 minorenni, sono rimasti uccisi in raid del regime oggi su località intorno a Damasco, da dove un gruppo ribelle islamista aveva lanciato decine di razzi sulla capitale, provocando la morte di 5 persone, tra cui un bambino. Lo riferisce l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. L'Ondus precisa che sono stati circa 40 i raid aerei sulle aree di Duma, Arbin, Kafar Batna ed Ein Terma, accompagnati dal lancio di razzi. I feriti negli attacchi sono almeno 140. Precedentemente il gruppo ribelle islamista Jeish al Islam (Esercito dell'Islam) aveva bombardato con non meno di 70 razzi vari quartieri di Damasco. Oltre alle 5 vittime civili finora segnalate, vi sono anche numerosi feriti.

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