Che cos'ha in comune il campo profughi siriano di Zaatari in Giordania con capitali del calibro di Washington, Melbourne, Londra e Roma?Una cosa sola: una veglia a lume di candela, in piazza, per ricordare il dramma quotidiano che vivono i bambini rimasti in Siria. A Roma l'appuntamento è per venerdì dalle 19.30 alle 20.30 in piazza Campidoglio: il Palazzo Senatorio sarà illuminato con una luce rossa mentre centinaia di candele accese per terra comporranno la scritta "Siria". All'evento saranno presente diverse personalità, ma è attesa soprattutto la partecipazione della gente comune, dei genitori."Se tu fossi in Siria" è infatti la campagna di sensibilizzazione promossa da Save the Children, a tre anni dall'inizio del conflitto siriano, e rivolta a tutti noi: un percorso multimediale, sul sito
www.savethechildren.it/se_tu_fossi_in_siria, informa con foto e video sulle condizioni di vita, le sconfitte e le speranze dei minori siriani e sul dramma dei loro genitori, di fronte alla scelta (non sempre possibile) tra abbandonare la propria casa e il proprio paese per vivere da accampati in un campo profughi oltrefrontiera e restare aggrappati a una "normalità" che comporta molto spesso la fame, le malattie, il rischio della vita.Un video racconta la speranza nel
campo profughi di Zaatari in Giordania, dove i piccoli possono giocare insieme: molti di loro hanno meno di tre anni e non hanno mai conosciuto la pace. Ma altri video raccolgono le raccapriccianti testimonianze di bambini sopravvissuti a uccisioni e di madri alle quali hanno torturato e ucciso i figli. Intanto ha registrato 23 milioni di visualizzazioni
il video "E se succedesse qui?" : come cambia la vita di una bambina con l'impatto della guerra.Per seguire la mobilitazione di Save the Children a favore dei bambini siriani su Twitter:
#savesyriaschildren