martedì 16 novembre 2010
Inferno di cristallo nel pieno centro della metropoli più popolosa della Cina: un grattacielo residenziale di 28 piani è bruciato in un rogo impressionante, per cause ancora da stabilire, provocando, secondo l'ultimo bilancio delle autorità locali, 53 morti e circa 70 feriti, per lo più intossicati dal fumo.
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È salito a 53 morti e oltre 70 feriti il bilancio dell'incendio che ha distrutto ieri un grattacielo di Shanghai. La polizia ha intanto arrestato quattro persone, di cui non sono state rese note le identità. Secondo il sito di Stato Xinmin Net, le prime indagini sulle cause del rogo puntano verso il comportamento negligente di operai che usavano saldatori elettrici senza licenza.L'incendio è scoppiato nel pomeriggio di ieri sulle impalcature erette per i lavori di rifacimento di un grattacielo di 28 piani, all'interno del quale abitavano 180 famiglie, in gran parte di insegnanti. Le impalcature hanno facilitato la diffusione dell'incendio, ma anche ostacolato la fuga dei residenti el'intervento dei soccorsi.Il ministro cinese per la Sicurezza pubblica Meng Jianzhu ha chiesto una «inchiesta approfondita» sulle cause del rogo, promettendo che i responsabili saranno puniti «secondo la legge».
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